Abitare il centro nella città diffusa

Questo libro sviluppa il profilo teorico e gli aspetti progettuali del consolidamento e rinnovamento dei centri nei processi diffusivi delle aree metropolitane. La nozione di città diffusa, contenuta nel titolo del volume, potrebbe ritenersi non del tutto corrispondere ai suoi caratteri derivati, prima negli Stati Uniti, dalle ricerche sullo sprawl urbano e poi, in Italia, dai molti studi che hanno affrontato il fenomeno. Tuttavia, tra le differenti figure dell’attuale condizione urbana complessa (città di città, arcipelago metropolitano, ecc.) che designano ognuna una particolare configurazione strutturale e sovrastrutturale dell’arcipelago insediato, quella originaria di città diffusa sembra, meglio d’altre, ben sintetizzare una condizione connotata da incertezze e contrasti e trasformazioni repentine dei paesaggi, ma anche ricca d’incitamenti al progetto dei nuovi spazi dell’abitare.
Discostandosi dalla scelta diffusa di nobilitare coi principali edifici pubblici i centri medi e medio piccoli della metropoli, si propone qui un modello fondato sul rafforzamento della residenza, individuata come una sorta di magnete in grado di trasmettere energia a tutte le altre funzioni urbane nella sua struttura spaziale di riferimento. Il campo applicativo è il comune lombardo di Cinisello Balsamo, identificato come esempio d’una crescita accelerata che, nel giro di pochi decenni, l’ha trasformato da borgo rurale-industriale in uno dei maggiori agglomerati della metropoli milanese. I progetti illustrati sono frutto del lavoro degli studenti del terzo anno della Scuola di Architettura civile del Politecnico di Milano, impegnati nel Laboratorio di progettazione urbanistica coordinato dal curatore del volume e guidati nel loro compito dai tutor Marco Bigozzi e Warner Sirtori.