Sonetti per immagini
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Descrizione Articoli Eventi |
con testi critici di
Carlangelo Mauro, Enzo Rega ed Eugenio Viola 35 tavole colore Sonetti per immagini. Un’indicazione asciutta che sin dal titolo suona già come una dichiarazione di poetica, atta a rilanciare l’antico ideale oraziano dell’ut pictura poësis. Il carattere epigrammatico di questi componimenti preziosi cortocircuita presente e passato, riferimenti aulici e pop, ordinario e straordinario, naturale e artificiale, trash e sublime, restituendoci una visione del mondo labirintica, animata da un sistema di equilibri instabile che combina elementi molto distanti tra loro, innescando connessioni perturbanti tra il familiare e l’ignoto, il logico e l’assurdo, l’eternità e la fugacità, l’illusione e la realtà, la violenza e l’ironia. Elementi eterogenei contaminano e aggiornano la tradizionale struttura del sonetto che si presta ad accogliere liquide e non di rado amare suggestioni poetiche. Una sorta di stupore infantile attraversa l’intera raccolta donandole un impatto straniante, caratterizzato da una vena pacatamente malinconica, stemperata a tratti da lampi di umorismo brioso, contestualizzati in situazioni di vita quotidiana che sublimano l’esperienza vissuta. Nino Velotti si conferma, ancora una volta, un cantore raffinato e disilluso, un aedo post-moderno del profondo disagio esistenziale che attanaglia la nostra epoca incerta. Eugenio Viola Nino Velotti, con la sua poesia ecfrastica, sapientemente si cimenta nell’antica tecnica che voleva descrivere un’opera fino a renderla “visibile a parole”. A uno dei più antichi esempi fa riferimento Velotti, trasformando lo scudo di Achille in un più delicato «centrino», com’è proprio della sua scrittura, delicata e forte insieme. [...] ci dà conto delle interne risonanze della forma-sonetto, che rispecchiano le “ri-sonanze” con l’extra-testo dell’immagine a cui il sonetto, ovvero il “piccolo suono”, dà voce. Ma in questo lavoro barocco e neo-manierista, sostanzialmente postmoderno, non siamo mai di fronte a una piatta trascrizione dell’immagine, ma l’immagine, in una stenografia poetica, viene trasfigurata dal pensiero e dalla immaginazione facendone esplodere il potenziale evocativo. L’immagine è dunque davvero posta in azione dalle parole, ed è questa l’azione dell’immagine attraverso le parole del poeta. Enzo Rega Questa raccolta di “sonetti per immagini”, di cui soltanto una decina dal carattere strettamente ecfrastico, descrittivo dell’immagine che precede il sonetto, è un’opera compatta e organica. Brilla per musicalità il sonetto ecfrastico Il ragazzo nel furgoncino, dove ictus e accenti si ripetono in maniera simmetrica e speculare nelle doppie quartine e terzine che formano il sonetto. Originali per schema delle rime sono i sonetti Fotografie del tempo e quello conclusivo de Il gatto Charlie, in cui la consonanza finale sembra suggerire un’apertura allo schema chiuso del sonetto. Carlangelo Mauro
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Il coraggio della scrittura contemporanea: appartenere a questo mondo. (Nota di Rita Pacilio su larosainpiu litblog)
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Pompei 5 3 17 Nino Velotti con «Sonetti per immagini»
Pompeilab, il 05.03.2017alle ore 19.00, via Astolelle 112, Pompei
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Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.
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