Confusi dalla vostra scienza

«Il ripetuto accostamento della propria esperienza religiosa al concetto di ignorantia che Francesco consegna tanto ai documenti scritti quanto alla memoria, presenta un utilizzo del tutto peculiare di una nozione che i magistri coevi al santo di Assisi avevano saputo dotare di uno specifico spessore teologico e dottrinale. Quella che nell’esperienza francescana è la traduzione della povertà sul piano della sapienza e della conoscenza, nel quadro della cultura affermatasi nelle scuole e nelle università è la determinazione di uno specifico snodo del discorso morale, connesso alla possibilità o meno di determinare la qualità morale dell’agire degli uomini e la loro responsabilità per gli stessi.»

Fra la fine dell’XI e gli inizi del XIV secolo, quando l’Europa latina conosce il fiorire della cultura “scolastica”, emerge a più riprese una forte antitesi fra sapere e ignoranza. Questa dialettica non si esaurisce sul solo terreno della distinzione fra chi accede al sapere che parla latino di scuole e università e chi ne è escluso. Le strutture sociali, le tensioni spirituali, i nuovi movimenti religiosi, la consapevolezza dell’intreccio fra politica e cultura, sono direttrici storiche che si intersecano attorno alla polarità fra sapienza e ignoranza. Attraverso questa chiave di lettura il volume traccia una sorta di itinerario fra snodi storici che rivelano, dentro la vicenda europea, un rapporto profondo, a tratti contraddittorio ma certo insolubile, fra sapere e società.