Un clandestino dentro

CALENDARIO PRESENTAZIONI



«Si vive all’ombra del fato.

Chi è stato malato

ha più a cuore la vita.

La tiene d’occhio,

non la perde di vista,

la protegge con cura,

come un talismano in tasca.

Quello stato felice di grazia,

perduto e ricercato nel gioco

senza fine, a rimpiattino col destino.»

Porto costantemente dentro di me più di centomila storie del dolore delle donne che ho operato al seno e quasi ogni giorno ancora oggi ricevo lettere, racconti, poesie di donne che vogliono offrirmi il prezioso regalo dell’espressione della loro esperienza di malattia. Eppure ogni volta mi stupisco della capacità femminile di trasformare la sofferenza in amore e di saper descrivere questa magia con profondità e poesia.

Nel caso di Un clandestino dentro il mio stupore è stato ancor più forte, perché per la prima volta la malattia è raccontata a due mani: Daniela e suo marito Salvatore.  [...] è prima di tutto una storia d’amore: all’amore solidale di Daniela per l’universo femminile si intreccia l’amore di coppia di Salvatore. Questa è l’unicità del libro su cui riflettere perché purtroppo la storia di Daniela e Salvatore, se non è unica, è però rara.

dalla prefazione di Umberto Veronesi