Antón Pasterius
Antòn Pasterius: moldavo, oggi ultraottuagenario, si trasferisce giovanissimo in Francia dove svilupperà i suoi polimorfi interessi. Fra questi spicca l’insegnamento postuniversitario su tematiche differenziate. Invitato a svolgere delle relazioni in numerosi congressi internazionali, pubblica oltre duecentocinquanta contributi su prestigiose riviste scientifiche di settore.
Il suo lavoro di scrittore, edito esclusivamente in Italia, inizia con una raccolta di ottanta poesie, L’amore dentro (Fermenti, 2007). Altre poesie, Bugie discrete, sono comparse nell’antologia Lo sguardo senza volto. 11 poeti del disincanto (Fermenti, 2008). Nel 2009 pubblica il romanzo L’attesa e l’ascolto, con sei foto dell’Autore (Fermenti). Un’altra raccolta di poesie, Fare poco, di notte, compare nell’antologia Parole in circuito (Fermenti, 2010). L’anno successivo pubblica il romanzo Delitti diletti (Antigone). Un racconto, Racconto insulso, compare nell’antologia La trama strappata (Fermenti, 2011). L’attività irriverente del poeta-aforista trova la sua concretizzazione nel volume Parole lesse e connesse (Fermenti, 2012). In 3 d’union (Fermenti, 2013), l’Autore si è aggiunto alla validissima coppia d’amici Luciana Riommi e Giovanni Baldaccini, con un gruppo di poesie e due racconti, dando vita a un volume particolarmente originale. Nel 2015 partecipa, con il racconto Il Signor Perché, alla 10 - Antologia Nuovi Fermenti Narrativa e nello stesso anno pubblica sempre con Fermenti il romanzo Le vicissitudini della libertà, capriccio libertino post-barocco. Nel 2016 l’ultima raccolta di racconti Nove pazzi facili.
Pasterius ha anche scritto per il cinema e il teatro; è pittore, scultore e fotografo.