Antonin Artaud
Antonin Artaud
autore
La Vita Felice
(Marsiglia 1896 - Ivry-sur-Seine, 1948) drammaturgo, attore, saggista, poeta e regista teatrale francese.
È stato tra i primi scrittori aderenti al movimento surrealista fondato da André Breton. Con Le Théâtre et son double (1938) ha teorizzato “il teatro della crudeltà”, rivoluzionando i fondamenti dell’arte drammatica. Come attore cinematografico ha recitato in importanti film di Claude Autant-Lara e di Carl Th. Dreyer (memorabile la sua interpretazione di Massieu ne La passion de Jeanne d’Arc). Nelle vesti di attore teatrale ha interpretato testi di Molière, Calderón de la Barca, Luigi Pirandello, Jean Cocteau, August Strindberg, ecc. Con la sua tragedia Les Cenci, è stato un innovatore del teatro del suo tempo. Molto di rottura, seppure minore, è stato il suo lavoro poetico. Per nove anni è stato ricoverato in istituti psichiatrici perché ritenuto pazzo. La sua opera, privata della ragione, ha così assunto la forma di lettere e frammenti, spesso deliranti, di cui si è rivelato un prolifico autore.
Fra le sue opere vanno ricordate: Tric trac du Ciel (1923), L’Ombilic des lymbes (1935), Le Pèse-Nerfs (1925), Journal d’enfer (1926), À la grande nuit ou le bluff surréaliste (1927), La Coquille et le Clergyman (1927), Héliogabale ou l’anarchiste couronné (1934), Les nouvelles révélations de l’être (1937), Artaud le Mômo (1947), Ci-gît (1947), il saggio Van Gogh le suicide de la société (1947), Pour en finir avec le jugement de dieu (1948), Suppôts et suppliciations (postumo, 1978). Notevole è l’epistolario, e in particolare il suo carteggio con Jacques Rivière (1927) e con Jean-Louis Barrault (postumo, 1954).