Carl Einstein
Carl Einstein
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La Vita Felice
Figlio di un notabile della comunità ebraica locale, Carl Einstein nasce nel 1885 e cresce a Karlsruhe. Insofferente all’ambiente soffocante della provincia tedesca, si trasferisce a Berlino, dove segue corsi universitari di filosofia, letteratura e antropologia e frequenta i circoli di artisti e letterati. Appassionato osservatore dell’arte del suo tempo, è amico di George Grosz, Georges Braque, Pablo Picasso, Gottfried Benn. Politicamente vicino agli spartachisti, combatte al fianco degli anarchici nella guerra civile spagnola. Con l’invasione tedesca della Francia nel 1940, è internato, prima in un campo per immigrati tedeschi, poi a Pau. Riesce a fuggire e, dopo un primo tentativo di suicidio e un breve periodo in convento a Bétharram, sui Pirenei, al confine tra Francia e Spagna, viene trovato morto in circostanze misteriose sul greto del fiume Gave de Pau.
Oltre a Bebuquin o I dilettanti del miracolo (1909), opera mai veramente conclusa e di cui Einstein progettò per tutta la vita di scrivere una continuazione, il suo impegno intellettuale e politico ha trovato espressione in un grande numero di saggi e recensioni per giornali e riviste d’arte e letteratura. Tra le sue opere principali: Scultura negra (1915), con cui è tra i primi a proporre una visione dell’arte africana come arte e non come testimonianza etnografica, e L’arte del XX secolo (1926), opera ancora oggi valida per inquadrare le tendenze artistiche dei primi del Novecento.