Ema Stefanovska
Nata a Skopje nel 1984, Ema Stefanovska è una linguista, docente di traduzione e portatrice sana di cultura balcanica a Milano e dintorni da oltre vent’anni. Si dedica alla diffusione di letteratura di lingua-culture minoritarie nel contesto italiano, facendosi carico del residuo traduttivo di testi che vedono la prima luce in semiosfere decimali. Ha curato la traduzione di una selezione di poesie della poetessa macedone Lidija Dimkovska pubblicate nella raccoltaCondizione di confine (La vita felice, 2025) e la traduzione dei testi dell’antologia La poesia che si fa città, vol. 2 (a cura di Tommaso di Dio, Zacinto Edizioni, 2024). Ha tradotto racconti dal macedone (Quando ho lasciato Karl Liebknecht di Lidija Dimkovska), dal serbo (Geografia parallela di Bojan Savić Ostojić) e dal bosniaco (Io, l’anarchico di Damir Advić) per la rivista letteraria «Specimen» e ha curato la traduzione della video installazione Radio Ballads per la 24a Esposizione Internazionale della Triennale di Milano.











