Giuseppe Mezzanotte
Giuseppe Mezzanotte (Chieti, 29 luglio 1855 – Chieti, 12 luglio 1935) nacque da Antonio ed Elisabetta Rotondo, una famiglia della borghesia cittadina. Trascorse l’infanzia a Chieti. Nel 1874 si trasferì a Napoli per seguire i corsi di Giurisprudenza. Durante gli anni trascorsi nella città partenopea la guida di Federico Verdinois gli offrì l’occasione di collaborare con uno dei giornali più importanti dell’epoca, il «Corriere del Mattino», dove conobbe artisti quali Salvatore di Giacomo, Matilde Serao, Ferdinando Russo, Roberto Bracco, Amilcare Laurìa, Nicola Misasi e Edoardo Scarfoglio. La sua capacità narrativa raggiunse i migliori risultati nel genere del romanzo con il quale esordì nel 1884 con Checchina Vetromile. Nel 1887 fu la volta de La tragedia di Senarica. Passò gli ultimi anni della sua vita continuando a lavorare – ma ormai lontano dai circoli letterari e dalle città dove si faceva cultura. Lasciò varie opere inedite, di cui alcune saranno pubblicate postume: le novelle I racconti di Samuele Weller, di ispirazione dickensiana, e il romanzo Serrata di Pian d’Avenna, da cui trarrà anche una sceneggiatura per il cinema.