László F. Földényi
Il critico, traduttore, saggista e teorico László F. Földényi, nato nel 1952 a Debrecen in Ungheria, insegna Estetica e Letteratura comparata all’Università Loránd Eötvös di Budapest. Földényi è tra i più interessanti e prolifici autori ungheresi contemporanei. I suoi libri sono tradotti nelle maggiori lingue europee e nel 2020 il suo Elogio della melanconia ha ricevuto il Premio della Fiera del libro di Lipsia per la comprensione tra i popoli europei. Le sue opere spiccano per l’ampiezza dello sguardo, che spazia dalla letteratura, all’estetica, alla storia dell’arte e dell’architettura e ai fenomeni politici e sociali, con una straordinaria capacità di collegare tra loro concetti di discipline diverse, fondendoli in un approccio originale, innovativo ed estremamente produttivo. Ha dedicato opere a Defoe, a Caspar David Friedrich, a Goya, alla melanconia. Oltre al presente volume, in italiano a oggi è stato tradotto solo il suo saggio del 2008 Dostoevskij legge Hegel in Siberia e scoppia a piangere (Il Melangolo, Genova 2009).