Piero Barbèra
Piero Barbèra
autore
La Vita Felice
(1854-1921) Nacque lo stesso anno in cui il padre, Gaspero, fondò la casa editrice. Come l’ape, che volando intorno a una rosa accompagnata dal motto petrarchesco “Non bramo altr’esca”, ne contraddistinse le edizioni, sin da giovane fu instancabilmente operoso e attratto dal bello: esteticamente educato dal padre alla classica semplicità di Bodoni, la sua condotta nella vita fu sempre ispirata al pensiero di Franklin. A nove anni già impiegato in tipografia, a diciotto dirigeva la succursale della casa editrice a Roma. Tornato a Firenze per la malattia del padre, divenne prima procuratore generale dell’azienda e poi, nel 1880, quando Gaspero morì, ne prese la direzione assieme ai fratelli Luigi e Gino. Letterato raffinato e uomo carismatico, fu considerato «uno dei più colti editori d’Europa». Fu relatore ufficiale delle manifestazioni che, nel 1913, celebrarono il centenario della morte di Bodoni. Sempre attento a diffondere il libro e la cultura italiana nel mondo, fu legato alla Società Dante Alighieri fin dalla fondazione. Morì nella sua Firenze il 27 settembre 1921. Tra le sue opere si ricordano Editori e Autori (Barbèra, 1904), Vita di G.B. Bodoni (Formiggini, 1913) e Quaderni di memorie stampati ad usum delphini (Barbèra, 1920).