Gazzada 17/6/12: Francesco Mennuni
il 17.06.2012
inserito il 07.06.2012
Chiesetta dell’Assunta Via Italia Libera Gazzada
Francesco Mennuni presenta \"I Ventilima - La casa sul Gebel\"
“La Casa di Nando”, in collaborazione con la Casa Editrice LA VITA FELICE, presenta “I VENTIMILA. LA CASA SUL GEBEL”, recente fatica letteraria di Francesco Mennuni.
La presentazione del romanzo “I VENTIMILA. LA CASA SUL GEBEL”, che vedrà anche la presenza dell’autore, sarà a cura di Franco Tettamanti, Presidente de “La Casa di Nando” e giornalista del Corriere della Sera. Le letture di brani del romanzo saranno accompagnate da interpretazioni musicali del gruppo jazz genovese “EXTEMPORANEO”.
“I Ventimila” tanti furono i colonizzatori della Libia nel Gebel el-Achdar (termine che significa montagna verde e indica un altopiano libico a circa 600 metri di altezza ricoperto da fitti boschi) situato nella Cirenaica settentrionale. Nel Gebel questi ventimila trovarono le prime basi per poi proseguire l’opera cui erano stati chiamati dal regime fascista.
“La casa sul Gebel” è quindi la rievocazione lirica di vissuti di tutti quei coloni, soprattutto pugliesi, che sin dal 1932 erano andati a gettare le basi.
La casa sul Gebel è l’ espressione lirico-romantica di dieci anni di vita operosa e felice, piena di grandi illusioni, vissuti nel fascino di una Cirenaica dapprima selvatica, divenuta via via una seconda “Puglia” per usi e costumi riportati e rimescolati in una convivenza tra lingue, razze e religioni, nonché nell’ ambiente che assumeva sempre più sembianze pugliesi con i suoi campi coltivati con grande passione e dedizione. Nelle suggestive descrizioni, Francesco Mennuni fa vivere gli odori, i suoni e i colori di una terra arcana e affascinante e, in un intreccio di famiglie e di passioni, rivela, in un suggestivo affresco, lo spaccato di una società contadina legata alle proprie tradizioni.
Ma dopo dieci anni di duro lavoro e grandi sogni di una prosperità duratura, la Seconda guerra mondiale, voluta dallo stesso regime, affatto responsabile, distrugge le speranze di questa gente, costringendola al ritorno in una patri a amata nei ricordi, ma ormai estranea nella realtà. Il romanzo “I Ventimila. La casa sul Gebel” rievoca anche gli eventi della Seconda guerra mondiale in Africa Settentrionale e fornisce al lettore notizie che caratterizzano persone e fatti di particolare interesse storico.
E la storia prosegue poi negli altri due volumi della trilogia de “I Ventimila”, in particolare in “Ritorno in Italia” che la conchiude. Dopo dieci anni di duro lavoro e sogni di una prosperità duratura, la guerra distrusse le loro speranze, obbligandoli al ritorno in una patria ormai divenuta ostile.
Contrapposti ad altri contadini in una contesa senza fine per la proprietà della terra, frustrati nelle aspirazioni ad una vita indipendente, sfruttati da chi cerca di arricchirsi a loro spese, i protagonisti di questo denso racconto gettano luce su una delle realtà meno note della nostra storia recente: il rimpatrio dei profughi dalla Libia.
Un intreccio di famiglie, di rancori, di passioni, di separazioni, ma anche di perdono e di fiducia nell’operato della Divina Provvidenza: in un grandioso affresco, “I Ventimile. Ritorno in Italia” restituisce lo spaccato di una Puglia contadina, legata a tradizioni ormai scomparse, lontanissima dalla ventata di progresso che investe il Paese negli anni cinquanta e sessanta.
Sotto il sole implacabile delle Murge si svolgono le vicende degli abitanti di Corato, impegnati in una lotta per la sussistenza che non risparmia nessuno finché non è più possibile distinguere tra torto e ragione, successo e sconfitta, buoni e cattivi.
Su tutti troneggia la necessita, che spinge alle risoluzioni più estreme: nuclei familiari si disgregano sotto la spinta di un’emigrazione forzata, amori vengono soffocati nel miraggio del benessere e madri prendono la via della prostituzione in favore dei propri figli.
Nel vuoto istituzionale, quando sembra che anche la giustizia divina sia venuta meno, ai personaggi non rimane che accettare e svolgere il proprio compito con umiltà e rassegnazione, in attesa di tempi migliori.
In contrasto con la durezza dell’esistenza, il paesaggio èpugliese, che affascina con i suoi ulivi, i mandorli, il profumo penetrante delle erbe aromatiche, l’arcano mistero delle casedde e la sensualità di torride notti.
Una narrazione venata di lirismo, un passato che riaffiora con forza, uno stile profondamente evocativo che restituisce appieno il sapore di tempi e luoghi lontani.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE
Francesco Mennuni nacque a Corato, paese agricolo della Terra di Bari nella regione di Puglia da madre maestra di cucito e da padre agricoltore. A tre anni emigrò con i genitori in Cirenaica, una regione della Libia, terra mitica della sua infanzia.
Nel 1940 il regime fascista decise il rientro in Italia suo e di altri ragazzi che, per cinque anni, vissero nelle colonie della GIL.
Ritornato a Corato nella sua famiglia reduce dalla Libia a causa della guerra, frequentò i primi due anni dell’istituto industriale, poi optò per l’Istituto Magistrale conseguendo il diploma di insegnante elementare. Visse in un periodo critico dell’Italia del dopoguerra (Seconda guerra mondiale); si adattò a praticare lavori vari: fabbro, elettricista, operatore di proiezione cinematografica, insegnante nei corsi popolari per analfabeti. Nel periodo di pace, quando la guerra era oramai un triste ricordo, lavorò come insegnante in diverse scuole della provincia di Bari e più tardi in quella di Varese, dove si stabilì definitivamente.
La casa sul Gebel è il primo volume del ciclo romanzesco: “I Ventimila”, che Francesco Mennuni ha desunto dalla sua vita travagliata. Gli altri sono: Balilla: i figli del Duce e Ritorno in Italia. Quest’ultimo lavoro l’ha dedicato alla sua terra natale.
![]() I Ventimila - La casa sul Gebel
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autori: | Francesco Mennuni |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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