F. Tettamenti su Mennuni - I Ventimila - La casa sul Gebel
![]() I Ventimila - La casa sul Gebel
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autori: | Francesco Mennuni |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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I VENTIMILA. LA CASA SUL GEBEL – L’evento e il libro
Scritto da CT, il 21 giugno 2012%
di FRANCO TETTAMENTI
I VENTIMILA. LA CASA SUL GEBEL – L’evento
Una domenica quella del 17 giugno, alle 15, nella Chiesetta dell’Assunta certamente da ricordare. La chiesetta, di recente restaurata e riaperta al pubblico dei fedeli, ha ospitato la presentazione de “I ventimila. La casa sul Gebel” (Editrice La Vita Felice) di Francesco Mennuni. Sono state davvero molte le persone che non si sono lasciate vincere dal caldo e hanno preso parte all’iniziativa. Attente, interessate, incuriosite dalla storia di quegli italiani partiti per la Libia negli Anni Trenta e dopo anni di fatiche, di lotte e di conquiste, costretti a ritornare in Patria.
La presentazione con l’autore, timido e riservato, che è rimasto sempre in disparte.
L’ottima lettura, con evidente emozione, di alcuni brani del romanzo da parte della figlia di Mennuni.
Poi la piacevole parentesi musicale con il trio jazz “Extemporaneo” (guidato con bravura dal figlio dell’autore).
E, infine, quattro chiacchiere salutari sul terrazzo della chiesetta sorseggiando una tazza di the alla menta com’era e com’è nella tradizione araba e non solo.
Un pomeriggio d’autore promosso a pieni voti, insomma. La Casa di Nando ringrazia tutti. L’appuntamento è per la prossima occasione. Quanto prima.
I VENTIMILA. LA CASA SUL GEBEL – Il libro
Il libro di Francesco Mennuni “I ventimila. La Casa sul Gebel” è la storia di quegli italiani che hanno lasciato le loro case, le loro terre, le loro certezze per approdare in un mondo sconosciuto, per colonizzare la Libia e costruirsi un’altra vita. Ci sono i compari e le comari, gli animali selvatici che attaccano il bestiame. Gli incontri tra religioni e tradizioni diverse e lontanissime. Il libro di Mennuni ha una caratteristica importante e fondamentale: riesce a trascinare in quella storia lontana (troppo spesso dimenticata o trascurata) e riesce a far rivivere emozioni, costumi e usanze contadine.
Ci regala paesi e paesaggi in un affresco di ricordi, emozioni, nostalgie. Tra le pagine e le righe è facile immedesimarsi. Sembra di sentire i profumi e gli odori. Viene quasi voglia di mettersi a tavola. Sembra quasi di aver conosciuto più di uno dei protagonisti della lunga storia. Magari il giovanotto che si innamora della ragazza islamica oppure la donna alle prese con il tradizionale e non rinviabile bucato della settimana, il padre che non vuole neppure pensare al matrimonio della figlia visto che ha già perso la moglie e nel caso resterebbe vedovo per la seconda volta, i cacciatori scatenati in difesa del bestiame che è tutta la vita e le speranze per un futuro meno grigio.
Quella Libia degli Anni Trenta, gli italiani, il regime e la triste conclusione con la guerra che dopo anni di fatiche, di lotte e di conquiste costringe i coloni a ritornare in Patria è un tuffo nella storia che ci appartiene e Francesco Mennuni ci porta quasi per mano sino alla fine, sino al capitolo conclusivo che ha il sapore della sconfitta e un gusto davvero amaro.
Tutto questo nella chiesetta dell’Assunta che è la cornice suggestiva e ideale per parlare di libri, romanzi, poesie e vita vera di tutti i giorni.