Paolo A. Paganini su Lo Spettacoliere 22/9/14 per Carmelo Pistillo
![]() Passione Van Gogh
|
|
autori: | Carmelo Pistillo |
formato: | Libro |
prezzo: | |
vai alla scheda » |
LO SPETTACOLIERE
note di teatro e di varia umanità
di Paolo P. Paganini
http://www.lospettacoliere.it/
Quando la passione si sublima nell’arte e diventa rito, liturgia, religione della bellezza: cioè Van Gogh
MILANO, lunedì 22 settembre
(di Paolo A. Paganini) Non sempre l’ambiguità è negativa. Spesso indica un atteggiamento dell’anima spalancata sull’immaginazione. Prendi il titolo dell’ultimo libriccino di Carmelo Pistillo, eclettico ed inquieto uomo d’arte, di lettere e di spettacolo: “Passione Van Gogh. È ambiguo perché il termine “passione” lo puoi riferire sia allo scrittore (“passione per Van Gogh”), sia al tormentato pittore (“passione di Van Gogh”). Eppure, a fare del sofisma, sta in piedi sia in un senso sia nell’altro. Anche se, a sua volta, il lemma “passione” è un capolavoro di ambiguità, in positivo (spesso) e in negativo (talvolta): si va dalla passione di nostro Signore all’essere schiavo di una passione etcetera.
Ebbene, tutto questo, nel bene e nel male, in un senso o nell’altro o in quant’altri vogliate, si trova nell’operazione Van Gogh di Pistillo, che si snoda su due fronti, uno logico razionale (una stupenda Prefazione dello stesso autore, un commosso trattato sui sucidi nell’arte, angoscioso sciagurato mistero dell’anima umana, pittori poeti ed alienati, da Kirchner a Borromini, da Pavese a Hemingway, da Dino Campana a Nitzsche), e sull’altro fronte, immaginifico e creativo (una concreta allucinata e ben strutturata liturgia scenica sulla passione e morte di Van Gogh).
In Pistillo, la passione (ancora!) per Van Gogh fu all’inizio un sentimento di ammirata esaltazione (1984) e, poi, un’idea fissa, che covò per tredci anni, quando nel 1997 si decise a mettere per iscritto l’eccitazione, la non più trattenibile urgenza dei suoi pensieri. Attraverso i due tempi di un’azione drammaturgica, mette a nudo le ferite dell’anima e della mente di questo mistico della pittura (passò dall’esaltazione di Dio all’esaltazione per il colore), facendo vivere, come spezzoni, come schegge infuocate, gli amori, dolenti e deludenti, Kee, la prostituta Sien, Margot, gli incontri, con il fedele e amoroso fratello Theo e con il collega e antagonista Gauguin. E poi la miserevole vita, i casini e le case di cura, le ferite al corpo, la mano sul fuoco, il taglio dell’orecchio, il colpo di pistola che metterà fine ai suoi tormenti.
Carmelo Pistillo, con una compartecipazione che va oltre la pietas, e che appalesa – forse – dolorosi anfratti della sua stessa anima, traccia, da abile teatrante, un’agile, coinvolgente successione di scene, che, al di là di un sicuro contributo artistico per una maggiore conoscenza di Vincent Van Gogh, esprime anche e soprattutto un atto d’amore per l’arte, il teatro, la poesia. Generosa solitaria “passione”. In questo sciagurato mondo di poveri piccoli uomini feroci.
“Passione Van Gogh”, di Carmelo Pistillo. Postfazione di Virgilio Patarini – Book Time 2014 – pp 76 – € 12.