A. Airaghi per antologia Tempi d'Europa
![]() Tempi d'Europa
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autori: | |
formato: | Libro |
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AAVV- TEMPI D'EUROPA- LA VITA FELICE- MILANO 2013- PP. 136- EURO 15
Questa antologia curata dal poeta pugliese Lino Angiuli e dalla giovane studiosa serba Milica Marinković si propone ambiziosamente di perlustrare la poesia europea contemporanea attraverso quarantadue testi prodotti nei ventotto paesi della Comunità, e pubblicati nella lingua originale con traduzione a fronte. Si sono scelte voci poetiche (con una folta rappresentanza femminile) rappresentanti non solo lingue ufficiali, ma anche idiomi minoritari e dialetti: tra di essi, il siciliano e il grecanico calabro. Il “minimo comune denominatore in grado di tenere insieme tante sensibilità, tante storie individuali e collettive, tante tradizioni, tante lingue” è stato individuato dai curatori nella scansione temporale delle stagioni, al fine di mostrare come tutti i poeti “si siano rivolti alla grammatica della natura e alla sintassi dei suoi cicli basilari per attingere e condividere metafore simbologie motivi stimoli confronti”. Con l'esplicita intenzione di “ridimensionare la dura lex dell'economia per rimettere al centro il ruolo dell'uomo”, la sua cultura e la sua arte, Angiuli e Marinković chiedono proprio alla poesia di regalare un senso ulteriore, comunitario, utopistico alle ferree regole politiche e finanziarie che sembrano oggi dominare completamente i destini dei popoli del vecchio continente. Nel sottolineare la “dimensione corale, plurale, dialogica e plurilinguistica” di questa antologia, Amedeo Anelli ricorda una pregnante frase di Erich Auerbach: “il pensiero non ha nazionalità”. E quindi, proprio come augurio e speranza, è bello riportare i versi primaverili del greco Miltos Sachturis (“Il sole è verde/ gli alberi bruciano/ aspettano le rondini”) e quelli invernali della bulgara Blaga Dimitrova (“Fonte ignota di luce/ imbeve graniti e giardini./ La Neva ha riversato in cielo rossori,/ il cielo nel fiume fremiti d'azzurro.// E spalla a spalla due giovani/ vanno con passo cauto e lento-/ per non disperdere questa luce/ che da cuore a cuore trabocca”).
Alida Airaghi