F. Ferraresso per Mia Lecomte
19.03.2013
![]() Intanto il tempo
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autori: | Mia Lecomte |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Su blog CarteSensibili, Fernanda Ferraresso pr Mia Lecomte:
Dentro l’asterisco del tempo tutta la polvere e le impronte delle cose, del giorno, di noi
La poesia? Parte dalle cose, non è resto o risulta, semmai noi siamo la risultante.
Così nei testi di INTANTO IL TEMPO, di Mia Lecomte, si va per portare alla luce ciò che sta dentro, sotto, una terra che non permette, senza scavo, di vedere il senso, di vedere tutto, dell’intero o del dettaglio. La parola è un mise en abyme, un labirintico gioco di luci e riflessi di enjambements in cui il mondo ci galoppa dentro attraverso gli oggetti, at-tra-versando in noi una via materica e viva in cui possiamo sfiorare il senso nascosto del reale e, contemporaneamente, l’estraneità a cui siamo sottoposti risultando noi non soggetti ma il prodotto di un continuo consumo, i consumati, coloro che la vita supera in un salto lunghissimo, lungo le cose di cui sembra comporsi, in un archeologico parco di cui siamo gli oggetti de-calco-mania e giocattolo.
Così nei testi di INTANTO IL TEMPO, di Mia Lecomte, si va per portare alla luce ciò che sta dentro, sotto, una terra che non permette, senza scavo, di vedere il senso, di vedere tutto, dell’intero o del dettaglio. La parola è un mise en abyme, un labirintico gioco di luci e riflessi di enjambements in cui il mondo ci galoppa dentro attraverso gli oggetti, at-tra-versando in noi una via materica e viva in cui possiamo sfiorare il senso nascosto del reale e, contemporaneamente, l’estraneità a cui siamo sottoposti risultando noi non soggetti ma il prodotto di un continuo consumo, i consumati, coloro che la vita supera in un salto lunghissimo, lungo le cose di cui sembra comporsi, in un archeologico parco di cui siamo gli oggetti de-calco-mania e giocattolo.
Mia riesce a dare voce agli oggetti, alle cose di ogni giorno. Riesce, attraverso quadri della quotidianità, a far parlare animali domestici e fantastici, quelli delle fiabe, delle filastrocche o delle ninna-nanne. Sembra che non faccia altro se non immergersi, completamente, nel mondo della materia e dell’infanzia guardando i corpi in una nudità magica perché parlante. E niente sfugge al suo occhio che vede, alla sua mano che afferra e mette in luce, nemmeno le cose di poco conto, che spesso s’intrufolano nei luoghi più dimessi delle nostre case. Quell’oggetto vive per essere stato visto, per aver avuto la sua cornice dentro una scrittura poetica che costruisce memoria a ciò che invece resta riposto, discosto, ma non potrà essere dimenticato perché anch’esso contiene le parole che formano, formulano il nostro mondo e il nostro modo di vivere il mondo. Costruendone relazioni, allacciando noi tra loro, le misuriamo e si delinea in ciascuno lo spazio della nostra individuale e collettiva esistenza. Mia Lecomte guarda questa materia organica che si è organizzata dentro le nostre vite e di cui la stessa vita è parte, come se la durezza e l’indecifrabilità degli oggetti, tutti gli oggetti,anche i più insignificanti, potesse racchiudere la ragione per esistere, per cui esistere e solo la poesia dimostra di essere capace di scavarne la sostanza. Nella casa, negli oggetti che la rendono tale, che la rendono gesto e azione e la rappresentano, attraverso scorci da altri percorsi di scrittura si spacca come in una assonometria oggettiva Casa di bambola e l’autrice attraversa i piani, gli spazi, le stanze, ne crea la luminosità adatta per osservare quanto si sviluppa: «Sezione della casa./ Frontale. Mezza in ombra./…Tutti i passi dei figli, a migliaia. Dei gatti…primo piano comincia il dolore./ Lei è tutta sul letto, decomposta./ Lui la aspetta nella vasca da bagno./» Dove sta lei e lui sta l’autrice, indaga, nelle zone di confine, nella minuta che dice la materia e l’umano, tutti catalogabili in Ikea-manuali di montaggio, con vite di serraggio e viti che semplificano l’unione tra cose che sembrano apparentemente distanti, differenti, indifferenti a ciò che noi siamo con loro.
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fernanda ferraresso