Il Quotidiano di Bari del 20.12.13 - pag 9 - per Alessandro Vetuli
20.12.2013
![]() (In)difesa umana
|
|
autori: | Alessandro Vetuli |
formato: | Libro |
prezzo: | |
vai alla scheda » |
Il Quotidiano di Bari del 20.12.13 - pag 9 - per Alessandro Vetuli - articolo a firma Gaetano D'Elia
"(IN)DIFESA UMANA" DI ALESSANDRO VETULI
UNA FORZA MERIDIONALE E BAROCCA E' ALL'OPERA NEI VERSI DI
VETULI
Nella Prefazione al volume dell'editrice La Vita Felice, (In)difesa umana", Davide Rondoni afferma che, nelle poesie di Alessandro Vetuli, una "forza meridionale, filosofica, scabra lavora nei suoi testi insieme a un concerto meridionale, delirante, barocco. Questo incrocio è il suo impasto". Impasto che si concentra esclusivamente sull'attentato alla scuola di Brindisi dove perì la studentessa Melissa Bassi (Veronica Capodieci, inoltre, rimase ferita ed è stata operata sette volte nel Centro Grandi Ustionati di Pisa). L'autore, poeticamente parlando, mette sullo stesso piano le vittime e il carnefice (il detenuto Giovanni Vantaggiato attualmente nel carcere di Bari). Ad unificare il tutto concorre la geografia: Brindisi, Lecce, Mesagne, la Puglia. Nella sezione "Bende della parola" v'è una poesia intitolata "Puglia il giorno seguente" dove la regione meridionale è nominata otto volte. "Puglia il giorno seguente Puglia tre mesi dopo. Puglia nuovo corpo dopo la trebbiatura solo grano e cereali, senza più paglia o pula. Puglia danza in sette passi, Puglia in sette interventi sotto anestetico. Puglia in carcere nessun pentito vero. Puglia fuori dell'ospedale, vere persone che aspettano, a cui poteva andare solo la gratitudine degli occhi, bella, come una moneta muta sulle lenzuola. Mesagne crisantemo, Puglia girasole, Italia vaso per questi fiori". La poesia si articola intorno ai due poli
rappresentati dalla paglia e dalla Puglia. Nella sezione seguente, "Lingua madre", il poeta scrive ancora di Mesagne, ancora una volta col ritmo di una litania. "Mesagne madre portata via che guarda tutto il giorno una tela vuota dov'è dipinto l'autismo. Mesagne lobotomia, una donna calva con buchi in testa che oscilla come un pupazzo e nelle mani solo ciocche di ragazza e carbone. Mesagne ruga infuocata scheggia bollente che ha incastonato l'unica figlia dentro la fronte. Lì nel profondo dove la sua immagine può perforarle l'amnesia e battere i pugni sulla sua porta sfondata".
Ha ragione Antonella Bukovaz quando, a conclusione del poemetto, afferma che in questo volumetto c'è "un grande senso morale senza giudizio morale".
Gaetano D'Elia