L. Frisa su Atelier
![]() Ritorno alla spiaggia
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autori: | Lucetta Frisa |
formato: | Libro |
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Lucetta Frisa, Ritorno alla spiaggia. Poesie 2001-2007, Milano, La vita felice 2009
«La spiaggia a cui allude il titolo del libro di Lucetta Frisa non è certo un luogo reale, una precisa spiaggia cui tornare, ma un luogo ancestrale dell’immaginario che richiama alcuni spazi simbolici: è il confine, la soglia tra terra e mare – dove il mare è Acqua dell’origine, uno degli Elementi Primi del mondo per gli antichi – ma è anche la casa, da intendersi non come “il nido pascoliano” di riparo e fuga dal mondo, ma come universo iniziale, dove ci fu “la prima volta”, dove si sono strutturati il sentire e il vedere il mondo». Le indicazioni di lettura contenute nella prefazione di Gabriela Fantato ci introducono in questa complessa raccolta modulata sul rapporto tra presente ed infanzia, nel quale il vero protagonista è il tempo che nel suo impercettibile fluire tutto trasforma al punto che in particolari momenti della vita si rende necessaria una sosta di riflessione per valutare la metamorfosi compiuta: «Da bambini si toccano le pietre, la sabbia, l’acqua, le cose essenziali, si toccano gli animali, le foglie». Era il tempo in cui «c’era una volta una casa vicino al mare», «la casa aveva una porta blindata nel corridoio».
Il ritorno alla spiaggia, pertanto, si configura come ritorno in se stessi per dipanare quella bergsoniana matassa («Filo e uncinetto e / guarda come si fa impara anche tu», così inizia la raccolta), che è la nostra coscienza, dove si sono acculati per strati le sensazioni della nostra esistenza. La poesia («Ti prego poesia / fratturami il quotidiano in polvere / fanne luce che io regni») come uno strumento psicanalitico assume il compito di riportare alla coscienza il passato. Per questo i luoghi, le persone, le stesse percezioni interiori altro non sono che le tappe di un’indagine destinata a rivelare la poetessa a se stessa (G. L.).