Matteo Fais su «Il detonatore» per Bruno Brunini con «Lento ritorno»
![]() Lento ritorno
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autori: | Bruno Brunini |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Aveva già dato un’ottima prova del proprio valore letterario, nel 2017, con “Enclave”. Nel 2021, l’ha confermato con “Lento ritorno” (La Vita Felice), testo che mi ero sfortunatamente perso. Cerco dunque di rimediare oggi, segnalandovi questa delicatissima meditazione sul ricordo e la memoria che meriterebbe come esergo i versi dì Cardarelli, in “Passato”: “I ricordi, queste ombre troppo lunghe/ del nostro breve corpo,/ questo strascico di morte/ che noi lasciamo vivendo”. Da leggere a tutti i costi.
BRUNO BRUNINI, “LENTO RITORNO”: UNA MEDITAZIONE POETICA SUL PASSATO E IL RICORDO
“Tra un pomeriggio di marzo/ e la fine del ricordo,/ non consola l’ordine dei viali,/ il merlo che canta dalle foglie,/ un’eco senza origine/ che il dolore rende perfetto” (Bruno Brunini, Lento ritorno, La vita felice).
Sapete chi è a sostenere che in un secolo nascono massimo 3 gradi poeti? Di solito si tratta di persone che hanno letto – o leggeranno – 3 poeti in cent’anni di vita, quelli scovati nelle antologie scolastiche. L’unico motivo per cui una simile affermazione così radicale fa breccia presso il grande pubblico è perché solleva l’ignorante medio, nella sua inerzia, dall’andarsi a cercare le voci di valore. È un po’ come dire che l’amore non esiste: allora, tanto vale murarsi vivi e chiuderla lì.
Naturalmente, di autori che abbiano qualcosa da dire ne esistono. Sono pochi – specie in Italia – e semi sconosciuti. Per scovarli bisogna stare sempre attenti alle nuove uscite, in parte sperare in qualche imprevedibile incontro frutto della sorte. Non esiste un metodo per arrivarci, a ogni modo. Ma, quando capita, li si riconosce subito.