P. Lezziero per P. Agrati
![]() Nessuno ripara la rotta
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autori: | Paolo Agrati |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Nessuno ripara la rotta di Paolo Agrati (La vita felice, 2012)
Dal titolo si comincia col negativo, con una visione di assenza totale, con un Nessuno senza mediazioni in questa epoca dove tutti fanno o fingono di fare tutto, ma la realtà non è così.
Ce lo racconta Paolo Agrati, con versi che a volte sfruttano troppo la rima, ma che fanno bilanci immediati sul lavoro di poeta. Che è un Servirsi di parole che più nessuno usa.
Fra i personaggi presentati sulle sue pagine si staglia immediata e pulita la bella figura del padre Francesco, il tappezziere, che lui ritrova e fotografa con amore nella somiglianza del suo naso, nel suo cranio calvo, nella brama di essere uomo.
E poi ci sono gli amori con donne che corrispondono o invece no, quelle che hanno un battito intenso nel petto che lui ascolta o altre a cui non basta il suo cuscino, la sua mano.
L'autore viaggia e si nutre di immagini ricche, risalendo il fiume Mekong in Vietnam andando anche a Luang Prabang dove suoneranno ancora i tamburi anche senza di me.
O incendiandosi nel sole della Sicilia che ti morde sul collo, con la notte catanese arricchita e vivificata dalle grida, dall'odore del pesce, dal sapore liquido e profumato della frutta. O in Basilicata dove si arriva a fatica e a fatica si va via.
E a Piancastagnaio c'è la bella immagine della vallata che si srotola tappeto rammendato, e a Monticello Amiata dove le case si aggrappano ai picchi,/ dal freddo si stringono in mucchi.
Il ritmo del verso è sempre molto musicale, coi giusti tempi legati all'immagine, ai personaggi che rappresenta, umani o animali,anche se a volte andrebbe tolta qualche troppo banale o scontata combinazione di parole. Ironica e graffiante la sociologia del Banco della frutta, nella piccola comunità di un supermercato dove ci sono anziani che lo contestano come palpatore di frutta senza l'igienico guanto,accerchiandolo coi bastoni.
Paolo Lezziero