R. Pacilio per Stevka Šmitran
Le ciglia d'Oriente
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autori: | Stevka Šmitran |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Le ciglia d’Oriente
di Stevka Šmitran – LVF 2013
nota di Rita Pacilio
Le ciglia d’Oriente di Stevka Šmitran – LVF 2013 è un libro di poesie che parte da una questione fondamentale da cui tutta la poesia contemporanea – o postmoderna come qualcuno ama definirla – dovrebbe avere inizio: sforzarsi di mostrare al lettore la figurazione del mondo intero attraverso la prospettiva sensoriale e reale dell’esperienza umana. Definirei questo tentativo, che l’autrice porta avanti con determinazione e forza poetica, un gesto di profonda gratitudine verso tutta la buona poesia mettendo a fuoco i disegni complessi e, spesso contraddittori, dell’esistenza umana. Si parte sempre dai fatti, dalle cose scontate e imprevedibili per giungere alla folgorazione lirica capace di mettere alla luce, in modo completo, il costante movimento della vita. Forse il poeta è un detective votato alla ricerca incessante delle ombre incorporee che l’ego sociale lascia per le strade?
Šmitran, utilizzando una metrica strutturata e consapevolmente contaminata dallo studio dei Maestri del novecento, controlla la retorica poetica in maniera elegante e sensibile. La poesia di Smitran mostra, infatti, ciò che vi è dentro, penetra come uno scalpello la vulnerabilità delle vicissitudini conservando, in una collezione preziosissima e rara, luoghi, storie, volti. Molte pagine sono dedicate. Esse tracciano delle mappe poetiche che si annodano quasi organicamente: sembrano mani, abbracci, gesti analogici che affratellano, uniscono. … Gli anni vissuti non muoiono / con quelli da vivere …
Filosoficamente memoria e scrittura diventano un unico gesto creativo fino a soverchiare gli atti simbolici che ogni cosa racchiude in sé. Le distanze geografiche non hanno più forma, ma solo contenuto universale che, in modo variabile, sanno trafiggere la fragilità surreale dell’esistere.