Sandro Pecchiari per Galleria del vento di Luigi Cannillo
Galleria del vento
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autori: | Luigi Cannillo |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Nota di Lettura di Galleria del vento, Ed. LaVita Felice, Milano, 2014
di Sandro Pecchiari
Luigi Cannillo, milanese, insegnante di lingua e letteratura tedesca,poeta, impegnato come saggista e traduttore, autore di testi scolastici, consulente editoriale, organizzatore di rassegne e iniziative di scrittura creativa, è presente sulla scena poetica italiana dalla sua prima opera letteraria, Transistor (TS, Novara, 1986) fino al suo recentissimGalleria del Vento, Ed. La Vita Felice, 2014, con una ottima prefazione di Sebastiano Aglieco.
La scelta del titolo riassume e definisce metaforicamente la resistenza agli agenti atmosferici, ai colpi di vento in un’esistenza esposta alle più impreviste intemperie: una “galleria del vento” è quel luogo chiuso in cui si collaudano le auto investite da turbini di vento a velocità distruttive, ma anche la resistenza degli sportivi esposti ad agenti estremi. E l’incipit della raccolta è proprio una poesia che pone delle domande precise alle quali si darà una risposta nell'avanzare della lettura della raccolta. Chi scuote questa galleria del vento propone una difficoltà di resistenza e rotta possibile sotto la guida di un capitano dalla natura e presenza via via mutevole proprio perché non viene esplicitato. Potrà essere il pensiero, la percezione corporea, la divinazione astrologica, la parola della poesia. Comunque sia, è sempre un indicatore di tragitto a cui affidarsi, di cui fidarsi.
Alcuni suggerimenti sono dati dagli esergo che anticipano le quattro sezioni. Ma oltre che dagli esergo la raccolta è cosparsa da parole-guida che, guidano gentilmente il lettore lungo il percorso. Tra le ricorrenze importanti vuoto e esilio fanno respirare un’atmosfera di allontanamento volontario o involontario, di distanza da ciò che si vorrebbe avere, o di cui avremmo ancora bisogno, evocando così il senso del vuoto (misuriamo la potenza del vuoto recita il primo testo. Il percorso si svolge poi nelle diverse sezioni nelle quali è organizzata la raccolta.
1 sezione: L'ORDINE DELLA MADRE: Roland Barthes del Journal de deuil è il mentore della prima parte L’ordine della madre: “...cerco di continuare a vivere quotidianamente secondo i suoi valori”. Superare un lutto, metabolizzarlo si può fare in tanti modi; qui Luigi Cannillo sceglie di registrare momenti e ricordi e ordinarli in una visione che riassume i valori materni, che restano come confronti, stimoli e conforto. La memoria, il primo dei capitani, è il supporto per colmare il vuoto primario in un nuovo ordine che si ricostruisce mediando l'ordine precedente della madre in occasione della perdita della madre il primo vuoto è un dolore invisibile a ogni passante, concentrato sui gesti postumi del figlio che improvvisamente deve ricostruire e capire: la morte della madre tutto è tranne che una questione sentimentale, è un riferimento fermo del viaggio, perdita che diventa paradigma di un altrove da conquistare. A chi resta viene assegnato come testimonianza il ricordo, la presenza-assenza di qualcuno che c’è stato e che soprattutto abbiamo amato e che permane nelle cose, nell’ordine della casa dove gli oggetti /anticipano il lutto. Nella mancanza si afferma inesorabile una solitudine più profonda di prima dove il tempo non è medicina che ripara, piuttosto il tempo adesso è tutto il nostro peso.
Si procede di vuoto in vuoto in un'esistenza declinata come viaggio o sogno o attesa, viaggio nel quale bisogna procedere con un'emulsione di sentimento e razionalità: con la sicurezza che la ragione non può annullare il sentimento, il pragmatismo non può eludere la lirica, l’eros non può contrapporsi alla tenerezza. Difficile convergenza, ma i versi coinvolgono e immediatamente chiedono al lettore un’attenzione, un essere presenti coralmente.
Leggendo Vedi, tutto si riduce ad attesa