Testi di Giorgio Bolla musicati e cantati da Ugo Bormioli

Testi di Giorgio Bolla tratti da Storie di acqua, di Angeli e di vento, musicati e cantati da Ugo Bormioli



Potremmo andare a vedere
la neve
appoggiati su soli
mai visti
o toccarti il fiato
in lontane veglie,
sotto viola passaggi
acque parche di
volontà
e assurdi scarti di
gioia.


Cosa insegni
nelle sere di mezzo
inverno
sulla brina dei vetri,
accavalli il cuore
e guardi il nostro sole
che sale
nei ricordi della
notte,
già morta
senza di te.


Titolare il sogno
sulle tue zampette morbide
e felici,
ossute nei contrasti
del gioco
quando su bave
di cielo
arrotondi il tuo andare
fra mura e porti,
sotto siepi spaccate
dal nulla.


Il volto dei papaveri
accosto alle colline
e i tuoi muri sorgono
dove farfalle stanno
attaccate
nelle notti di luna;
verso
il corso del vento
lontani i capelli addirittura
in faccia alla mente.

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