Tiziana Cera Rosco: Amo Esenin da sempre
![]() Poesie (Esenin)
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autori: | Sergej Alexandrovic Esenin |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Un inedito di Tiziana Cera Rosco per Esenin, poeta che ha sempre amato.
Testo tratto dalla raccolta inedita \"Simultaneo Vivente\".
Lettera con bestiola
Mio caro Esenin
stanotte ho parlato con le tue cinque mogli
ho sistemato i conti e il sangue del tuo polsino
e sono stata ricevuta dietro mia insistenza
da quella testa con le zanne che sotto eccesso cerebrale
vedevamo ciondolare sulla campagna
e che dopo che sei morto – morto così-
si è trovata una mammella in mezzo ai peli
che a premerla pare un pianto
da cui puoi interrogare gli animali.
Ti scrivo per dirti che a breve verrò a trovarti
che siamo ormai abbastanza superati per riderne
e per festeggiare ho comprato anche una vanga
nel mezzo di un mattino furioso, come ci eravamo promessi
battendo il nostro cuore per terra per vincerne la musica.
Volevo dire a Pugacev
che l’autunno è rimasto quello di anni fa
certo non confermato dai climi
che così caldi rallentano la dispersione
dell’urgenza di stormire nel giardino dei viventi
ma confido.
Se ti chiedi ancora che vita hanno avuto i miei capelli
ecco, ora li raccolgo
devi sapere che poco dopo la tua scomparsa
vennero giorni di estrema violenza
e tra tutti i lineamenti ha vinto il volto
così che loro troppo spesso hanno vagato
attorno ad un certo tipo di messaggio, di bisogno
come se qualcuno dovesse afferrarli dall’alto
tirare
ma di notte spesso li sento arrendersi ad una forma di buio insufficiente.
Penso che verrò in aprile, nel tenero.
Ho già informato la sassaiola
che senta il rumore delle suole!
della mia gonna pronta ai ceppi e alle steppe
che inizi a correre un’infanzia da non contare mai, caro Esenin
e mille madri e mogli da lasciare indietro e calli sopra ai fogli
e notti quiete per quella cosa che non si cura più.
Vivi o morti, te lo giuro
per la nostra bestiola è la campagna che ti porto:
piedi grugno peli preghiera legno velatura tre animali
i morsi che distruggono le pelli
sole, cibi semplici
il dio del vivo, il dio!
un paio di pantaloni
e l’autunno con la notte sempre più vicino sempre vicino turbando il sonno.
Lo vedi che non muori?
Batti il tuo cuore per terra e vincine la musica.
Abbiamo avuto è vero diverse lontananze.
Ma la campagna, amico mio,
la campagna è sterminata.