In cammino
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Un filo rosso lega queste poesie, pur scritte in un arco temporale di trentacinque anni.
Si snodano per un’ampia distesa di tempo, eppure, a mio avviso, ad accomunarle è il filo rosso dell’amore, declinato in molte sue forme: l’amore per la cultura e per la sua terra, una Sicilia da cui affiora anche la ricchezza di un mondo popolare fatto di Carnevali e Calvari, di vendemmie festose, di contrade assolate o di sentieri percorsi al tramonto dal passo stanco dei contadini; l’amore per gli amici, per i familiari, per la moglie soprattutto cui riserva un sentimento intenso e soffuso di tenerezza, che unisce una sostanziale fedeltà a una via via rinnovata esuberanza. L’amore che le poesie di Ballato esaltano in tante sue forme, si ramifica e ricade su tratti diversi, irrorando antichi e recenti rapporti, conferendo loro un rinnovato vigore. La nipote Laura e i figli Elio e Ignazio ci hanno dato modo di ascoltare così la voce di un poeta autentico, che nella sua fucina impasta parole in maniera singolare, conducendoci con garbo e passione nel suo universo, punteggiato da ricordi, da sentimenti, da un amore che vince ogni cosa (omnia vincit amor) e si rifrange nel mondo, invera la vita e le dà nuovo tepore. dalla prefazione di Luigi M. Lombardi Satriani In cammino Seguivo quel sentiero nei segnali degli alberi cercando la mia strada e un’illusione verde si espandeva per la tesa di pergole e penombre agli angoli negli orti. Contavo le ore lente e i fili d’erba. Ed ero solo. Mi lasciavo dietro le foglie morte e il fuoco nella cenere lungo i Nebrodi stanchi di promesse e di catene antiche come il tempo anima oppressa anch’io ora in cammino sulla strada che corre. E fine senza fine è la mia attesa. Carmelo Ballato nasce nel 1929 a Sant’Angelo di Brolo, un piccolo centro in provincia di Messina. È venuto a mancare nel 2014, dopo anni di sofferta vicinanza e assistenza alla moglie malata. |
