Carmelo Ballato
Carmelo Ballato
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La Vita Felice
Carmelo Ballato nasce nel 1929 a Sant’Angelo di Brolo, un piccolo centro in provincia di Messina. Primogenito di quattro figli, a venti anni vede morire l’unica sorella, Maria, di due anni più giovane: un evento destinato a segnare la sua giovinezza, pregiudicando l’equilibrio di una madre che si autoconfina, silenzionamente e irrevocabilmente, in un lutto senza ritorno. Dopo aver frequentato con ottimo profitto il liceo classico, ottiene dal padre, autista e gestore di una linea di pullman, il consenso a iscriversi alla Facoltà di Chimica dell’Università di Torino: un sogno alimentato fin dalla prima adolescenza, una fuga fantasticata per anni verso un Nord che promette “pane e sapere”, verso un’Italia post-bellica gravida di fantasie e di speranze. Ma dopo qualche mese, a causa di difficoltà economiche della famiglia, viene richiamato dal padre in Sicilia. Si iscriverà in Lettere classiche all’Università di Messina e inizierà ancora prima della laurea a insegnare latino e greco in un liceo di Patti. Saranno anni di emancipazione dal nucleo familiare originario e di grande passione politica, alimentati dalla ricerca di un respiro culturale riscattato dai ritmi di una provincia insofferente al cambiamento, sempre più orientato verso la critica letteraria e lo studio dei classici. Nei primi anni ‘60 lascia la Sicilia e si trasferisce con la moglie e i due figli prima in provincia di Viterbo, poi a Roma. La passione didattica, la dirigenza scolastica, l’amore per i classici greci e latini saranno le costanti di un’esistenza matura condotta in un clima di sereno auto-esilio intellettuale e di intensa vicinanza con i numerosi giovani in formazione, ai quali ha elargito le sue migliori energie. È venuto a mancare nel 2014, dopo anni di sofferta vicinanza e assistenza alla moglie malata.