Testamentum Porcelli

Con la presente versione del Testamentum Porcelli, testo satirico della tarda antichità latina, Gianluca Rizzo ci consegna una macchina testuale equilinguista, inglese e italiana, retta da una precisa meccanica dissacrante: un vasto repertorio religioso ed esoterico è qui dispiegato per servire la causa di un materialismo associato a un animalismo allucinato, mistificatorio e demistificante allo stesso tempo. Il poeta, tramite un raffinatissimo gioco erudito di variazioni sul tema, cita, parodia, riscrive molti dei luoghi fondativi della tradizione lirica occidentale ripercorrendo, attraverso il ricorso alle varie traversie che normalmente occorrono a un animale da macello, la storia occidentale.

Una sottile critica della violenza e della sua gratuità promana da queste pagine, disvelando l’intento politico di un testo che a tutta prima potrebbe passare per un pacato divertimento filologico, ma altro non è che una chiamata in giudizio di quella fame di massacro che anima la nostra civiltà.

With this version of the Testamentum Porcelli (The Piglet’s Last Will and Testament), a satirical text from late Roman antiquity, Gianluca Rizzo delivers an equi-lingual (in English and Italian) textual machine, driven by the exacting mechanics of subversion. He deploys a vast religious and esoteric corpus to serve the cause of materialism, and couples it with a wild-eyed animalism, leading to results that are both bewildering and demystifying. Through a subtle, erudite game of variations on a theme, the poet cites, parodies, and rewrites many of the founding topoi of the Western lyrical tradition, while the various misfortunes that normally befall animals raised for slaughter are used

to retrace its history. A sharp criticism of violence and its gratuitousness emanates from this text, revealing its core political dimension: far from being a polite philological divertissement, this Testamentum serves a serious indictment of that hunger for massacre that saturates our civilization.