Alchimia della cenere
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Descrizione Articoli |
Michelangelo Bonitatibus ama la letteratura e la vita. Al lettore affida senza remore il suo vissuto, in particolare, un apprendistato erotico riepilogativo e mai concluso, premonizione di un io lirico che cerca disperatamente il suo punto più alto, per condividerlo con le figure amorose che aleggiano nei versi come mugiki chagalliani. Accanto alla dogana degli affetti resta un pathos esemplificato dai miti della natura e dell’infanzia, più volte riaffioranti come a voler coniugare il presente desolato e una giovinezza perduta, bianca, immedicabile. Nell’esercizio della poesia, in una lingua letteraria d’adozione, l’Autore vuole rendere l’alleanza mutevole fra corpo e intelletto, passando in rassegna le loro sconcordanti opposizioni, da un lato le esulcerazioni di una vita precipitosa con impennate di passione sanguigna, dall’altro la lentezza di accadimenti ripensati attraverso i sedimenti della memoria. non a caso nei testi si alternano la rappresentazione simbolica di oggetti che assumono per sé la leggerezza del fiabesco. Si smette di essere delle marionette, asserisce l’Autore, quando si comincia a percepire la pulsazione del Tempo: per riuscirvi occorre un malessere generaliter, o una sofferenza particolare. In quel preciso istante l’occhio si apre per la prima volta sul mondo e ci fa cadere sotto l’incantesimo, o il maleficio, di una condizione aurorale, primigenia. Si smette di essere burattini di un destino giunto non si sa da dove, quando si diventa capaci di riconoscere la nudità delle cose, appena ricoperta da un velo di polvere, messa a ottundere la cenere dei giorni che si succedono meschini, ostentati, clandestini. Il perbenismo odierno ama le mediazioni, le forme composite e inconcludenti: in queste pagine si aggira un poeta che impone con distacco la sua purezza espressiva, le sue pericolose impennate lorchiane, paradigma ideale di una scrittura che non ha risoluzione, né smette di turbinare nella mente del lettore.
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Sebastiano Aglieco per Michelangelo Bonitatibus con «Alchimia della cenere»
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Novità poesia - Michelangelo Bonitatibus - Alchimia della cenere
Michelangelo Bonitatibus ama la letteratura e la vita. Al lettore affida senza remore il suo vissuto, in particolare, un apprendistato erotico riepilogativo e mai concluso, premonizione di un io lirico che cerca disperatamente il suo punto più alto, per condividerlo con le figure amorose che aleggiano nei versi come mugiki chagalliani.
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