Elisabetta Motta
Elisabetta Motta è nata a Seregno nel 1966. Si è laureata in lettere moderne presso l'Università Cattolica di Milano con una tesi su Eugenio Montale. Attualmente insegna lettere presso il liceo artistico Fausto Melotti di Cantù.
Ha pubblicato recensioni, interviste e saggi su poeti contemporanei in riviste specializzate (“clanDestino”, “Atelier”, “Cenobio”fra le altre ) e cura una rubrica di poesia e arte per la rivista “Graffiti”.
Ha pubblicato in volume:
Immagini religiose nella poesia di Eugenio Montale, Quaderni Balleriniani, IV, 1996, Seregno; Colori in fuga (con Fabio Pusterla), La Vita Felice, 2011, Milano;
La cosa inaudita. Un itinerario poetico e religioso negli scritti di Davide Rondoni. Subway, collana e-book, Milano, 2014.
Ha pubblicato le seguenti plaquettes d’arte:
Nel segno, con calcografia di Paolo Aquilini, Pulcinoelefante, 2003; L’èlan vital, con xilografia di Paolo Aquilini, Pulcinoelefante, 2004.
Dal 2007 al 2013 è curatrice per l’Associazione Lithos di Como della collana di libri d’artista “Le vie dei Canti”. Per le edizioni Lithos d’arte ha curato e scritto i testi critici dei seguenti libri d’artista: Erri De Luca, Un esordio, con topografia di Antonello Scotti (2008); Fabio Pusterla, Sulle rive, tra le foglie, sui rami, con litografia di Samo Rèmy(2008); Alberto Nessi, Le Vecie, con litografia di Mario Mondo (2009); Davide Rondoni, Possiamo soltanto amare, con serigrafia di Giuseppe Vigliotti (2010); Giorgio Orelli, La buca delle lettere, Ragni con serigrafia di Natalie Du Pasquier, (2012).
Per le edizioni d'arte de “Il ragazzo innocuo” di Milano ha curato e scritto i testi critici dei seguenti libri d’arte: Davide Rondoni, Sei un amore perché sei un racconto con acquaforte dell' autore (2013);
Alberto Nessi, Conversazione con l’angelo con acquaforte dell'autore (2013);
Luciano Ragozzino, Il dicco con incisione di Fabio Pusterla (2014);
Giovanni Colombo, Sguardi da Oria (2014) con incisone dell'artista ;
Giampiero Neri Una storia naturale con incisione di Luciano Ragozzino (2015),
Massimo Morasso Saturnia pyri con incisione di Luciano Ragozzino (2015)