Giamblico
Giamblico: sulla sua vita possediamo solo un paio di testimonianze: a quanto riferisce Fozio, l’autore stesso avrebbe detto di sé di essere babilonese, di avere appreso l’arte magica e di essere stato istruito anche nella cultura greca, specificando di avere raggiunto la maturità al tempo dell’imperatore Marco Aurelio (161-180 d.C.); uno scolio marginale al manoscritto della Biblioteca lo dice invece di origine siriaca, istruito da un precettore babilonese e poi divenuto retore di successo. Retorica e magia, insomma: ma del resto, la retorica non è la magia della parola? In effetti, i tre frammenti più ampi del romanzo consentono di apprezzare la versatilità e la raffinata elaborazione retorica dello stile di Giamblico, coerente con l’epoca alla quale il romanzo risulta ascrivibile: la seconda metà del II secolo d.C., l’epoca della Seconda Sofistica trionfante.