Menandro
Menandro
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La Vita Felice
Menandro, nato nel demo ateniese di Cefisia nel 342/341 a.C., apparteneva a una famiglia agiata ed ebbe come compagno di efebia il futuro filosofo Epicuro, suo coetaneo. Si dice sia stato allievo di Teofrasto, successore di Aristotele nella direzione del Liceo, e amico di Demetrio Falereo, che fu reggitore di Atene nel decennio 317-307 a.C. Anche quando quest’ultimo fu allontanato dalla città e si trasferì ad Alessandria presso il nuovo re d’Egitto, Tolemeo I Soter, Menandro rimase ad Atene, fino alla morte avvenuta nel 291. Poco altro si sa della sua vita, perché il poeta sembra essersi dedicato in maniera quasi esclusiva alla sua arte. Anche in questo, Menandro appartiene ai tempi nuovi dell’Ellenismo, quando fa la sua comparsa il tipo dell’intellettuale un po’ appartato e poco propenso a intervenire direttamente nella vita pubblica. La sua produzione fu molto ricca, tanto più considerando che egli morì ad appena cinquant’anni (ma esordì presto, nel 322, con una commedia intitolata Orgé, «L’ira»): più di cento opere gli erano attribuite dagli antichi, e i titoli di cui siamo a conoscenza si approssimano a questa cifra; per contro, riportò solo otto vittorie nei concorsi drammatici, segno forse che le sue opere risultavano anche troppo “impegnate” per i gusti medi del pubblico.