Riccardo Mari
Riccardo Mari
autore
GM.libri
Il sesto giorno, del settimo mese, dell’anno 1964. Il sesto giorno, vale a dire un giorno prima che il Signore si riposasse, nacqui. Eccomi lì, in fasce, in un ospedale di Milano a urlare come ogni altro bambino, o almeno credo.
Niente asilo, elementari da dieci, medie da sei, liceo scientifico paludoso e incompleto. Scuola del Fumetto indirizzo Illustrazione, Accademia di musica moderna, chitarra, arrangiamento per orchestra e tromba.
Musicista jazz senza un soldo e ogni tipo di lavoro per un soldo.
Pittura, musica, fotografia, un magazzino di immagini e suoni e naturalmente parole: libri, libri e ancora libri. Qualche anno fa, dopo svariati tentativi persi nel tempo e arenatisi all’incipit, una tutt’altro che vincente sequenza di eventi mi ha lanciato in uno sconfortante deliquio, autolesionista e per fortuna creativamente coraggioso, che ha amorevolmente innaffiato la stesura del mio primo romanzo.
Da lì il mio mondo ha cambiato panorama trasferendosi nel Chianti, dove continuo a scrivere, oltre a svolgere il mio lavoro di fotografo e mille altre cose. Futuro incerto, come quello di tutti.
Poi un giorno morirò, come tutti.
Almeno così mi pare di aver capito.