Scipio Sighele
Scipio Sighele (Brescia, 24 giugno 1868 - Firenze, 21 ottobre 1913), seguace del criminologo Cesare Lombroso, scrisse di psicologia collettiva e criminale. Si laureò in Giurisprudenza a Roma nel 1890 con Enrico Ferri e insegnò nelle università di Roma e di Pisa e (1899-1902) nell’Université Nouvelle di Bruxelles.
Militante del partito nazionalista, irredentista, operò nel Trentino subendo dall’autorità austriaca due processi nel 1900 e nel 1908, finché nel 1911 fu espulso. Tenne dunque corsi di psicologia collettiva e di sociologia criminale anche al di fuori dell’Italia.
Scipio Sighele raggiunse la notorietà con l’opera La folla delinquente (1891), tradotta immediatamente in lingua francese e diffusa in tutto il mondo. In seguito pubblicò: La coppia criminale, 1892; La delinquenza settaria, 1897; L’intelligenza della folla, 1903.