Firenze 22/3/13: Lidia Sella
il 22.03.2013
inserito il 11.03.2013
Biblioteca di Poesia Mario Luzi via Schiff, 8 Firenze
Incontro con Lidia Sella - Poesia breve e pensiero poetante.
Nell'ambito di PIANETA POESIA 2012-2013 a cura di Franco Manescalchi, intervengono GIUSEPPE BALDASSARRE, MARIAGRAZIA CARRAROLI, ANNELLA PRISCO.
Il prefisso Ar genera alcune tra le parole fatali dell'essere (vedi pag.59) . Se è vero che strutture linguistiche e parole vivono in un permanente stato di generazione, questo libro ne è una testimonianza. Leggendo, parola dopo parola, appare chiaro come in L.S. la cultura e la tensione conoscitiva che l'hanno formata, si mutino a loro volta in forza generatrice. Come per dire che il processo continua, incessante.
Ciò che Lidia Sella scrive nasce da uno stato di necessità. Vede, percepisce, è abbagliata dalla bellezza o colpita dal dolore, è stupita dal mistero cosmico o dalla banalità del vivere. Ironizza, osserva, piange la perdita o indica i pochi appigli di salvezza. Ma spinge fuori, più che scrivere. Facendo uso di un linguaggio mutevole, al servizio dell'espressione. Non importa definirlo come poesia pensante o pensiero poetante. Conta la verità del suo dono. Di un mondo che è in tutti noi ma lontano e sepolto, e che La figlia di Ar dà alla luce.
Visioni sull’Amore in Occidente.
La divinità è persa ma non il canto della perdita. In questi versi rivive la nostalgia di Nietzsche, Eliot, Wagner, di quelli che toccano, inascoltati, le corde del risveglio. Né cronaca né pensiero filosofico. Ma scrittura lirica, capace di allontanare da sé anche il più cocente dolore, per consegnarlo alla poesia.
"Forse esiste un codice/ mistico, pitagorico, scolpito./ Di solito intuisci all'istante/ se è Amore/ oppure no." (pag.37)
![]() Eros, il dio lontano
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autori: | Lidia Sella |
formato: | Libro |
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