Casa di reclusione Milano-Opera: progetto Leggere libera/mente
![]() Leggere, finestra aperta
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autori: | Leggere Libera-Mente |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Ci sono alcune libertà che non ci potranno mai essere tolte! Innanzitutto la libertà di pensiero, che si traduce più facilmente in libertà di parola, ovvero libertà di parlare, scrivere, leggere: leggere libera/mente, appunto!
Leggere libera/mente è un progetto di attività culturali socialmente utili, rivolto a un particolare tipo di soggetti, ma che coinvolge, di fatto, tutti. Il progetto è stato inserito nel piano pedagogico della Casa di reclusione di Milano-Opera din dall’anno 2009 e ha già visto – come risultato tangibile –, a parte tutta una serie di eventi organizzati all’interno della struttura carceraria, due pubblicazioni: Biblioterapia. La lettura come benessere (2009) e La biblioterapia in restrizione (2011). Di quest’ultimo libro sono l’editore.
La mia frequentazione del mondo carcerario è cominciata tanti anni fa, quasi venti anni fa, quando ancora facevo il libraio di professione e avevo appena cominciato a fare l’editore per passione. È iniziata con la pubblicazione dei lavori poetici realizzati all’interno della struttura di San Vittore: hanno visto così la luce oltre quindici volumetti, pubblicati con la cura di Vincenzo Samà.
A circa dodici anni fa risale l’incontro con Silvana Ceruti, fondatrice e curatrice del Laboratorio di lettura e scrittura creativa che si è concretizzato con la pubblicazione di tre antologie poetiche. Una quarta antologia è in programma a breve. Proprio recentissimamente abbiamo pubblicato il libro Una volta sapevo volare di Bruno Ferrari, storico frequentatore del Laboratorio. La casa editrice ha in programma anche la pubblicazione di un volume di poesie di Vittorio Mantovani, recentemente trasferito da Opera a Bollate.
Che dire, per concludere: essere l’editore che dà corpo a questi voci poetiche – e non solo poetiche -, voci profonde e coinvolgenti che mettono in campo sentimenti e sensazioni vere, immaginazioni e sogni importanti, è più che gratificante, è un’esperienza di crescita unica, perché – come dico sempre ai ragazzi del laboratorio – alla fine, più che a insegnare andiamo da loro per imparare e loro, incontro dopo incontro – ci danno sempre qualcosa di più.
È per questo motivo che oltre a pubblicare, il mio personale impegno come editore è anche rivolto alla promozione e distribuzione di questi libri, affinché il lavoro dei ragazzi e di tutti gli operatori culturali e non, professionali e non legati a questa esperienza possano essere messi a disposizione di tutti.
Grazie,
Gerardo Mastrullo
Milano, 24 marzo 2012