Lidia Sella a Taormina
![]() Eros, il dio lontano
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autori: | Lidia Sella |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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La Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, a Taormina con Lidia Sella (www.newnotizie.it)
In Sicilia, la Giornata mondiale del libro e del diritto di autore, iniziativa dell’Unesco, si è moltiplicata per quattro, snodandosi lungo un percorso di altrettante tappe ospitate da istituzioni di antica tradizione libraria e da altre di giovane vocazione culturale nel territorio centro-orientale dell’isola. Nell’edizione di quest’anno, protagonista è stata la poesia di Lidia Sella che ha conquistato il pubblico nel corso degli affollati incontri, iniziati dalla storica Libreria Prampolini di Catania e conclusisi nell’antico monastero di Madonna della Rocca a Taormina. In questo piccolo complesso, arroccato a strapiombo sul mare di Naxos, ha sede l’Accademia del Sacro, giovane istituzione dedita alla formazione nel campo della tutela e della comunicazione dei beni culturali. In questa settimana ha ospitato la mostra di libri antichi “Scrigni di carta – Il libro antico al tempo dell’ebook” e questa cornice non poteva essere più appropriata per la presentazione delle raccolte di poesie di Lidia Sella: “La figlia di Ar” e “Eros, il dio lontano”, due autentici tesoretti di piccole gemme preziose. Le poesie delle due raccolte hanno forma diversa: nella prima l’autrice ci parla per “frammenti” , “appunti interiori” recita il sottotitolo, ognuno dei quali è uno spot rivelatore di una sfaccettatura di anima; nell’altra raccolta, le poesie hanno un più ampio respiro ma procedono a piccoli passi, frasi frante, ricche di punti di domanda. Colpisce questa scelta, laddove potrebbe esserci un punto fermo; ma questo grafico uncino efficacemente aggancia grumi di sé dell’autrice al lettore, crea un legame di condivisione nella ricerca di un’intima verità: “Creatività / Perché nessun germoglio / se non piove disperazione?”, “Doppia maschera / E se fingessi la mia verità?” . Verità che abbaglia con aforismi come flash improvvisi – “Verità / Noi vogliamo la luce / anche se dalla sua lama / colerà il nostro sangue” – e che altrove si svela in un articolato poetico argomentare, come “visioni sull’amore in occidente” quali sono dichiarate le poesie nel sottotitolo di “Eros, il dio lontano”. Come un’attrice meglio non avrebbe potuto, Lidia Sella ha regalato, al pubblico presente, la lettura di alcuni dei sui componimenti poetici con voce suadente e ricca di sfumature, ammaliante ma asciutta e senza inutili enfasi, tranchante come le sue stesse parole, ad esempio nella lunghissima “Afrodite alla deriva”, apologo dei rapporti uomo-donna ai nostri giorni. Impossibile restituire tutta la magia dell’incontro con la poesia di Lidia Sella, ma come profumo di zagara e sambuchetto essa ci ha inondato e riempito l’anima, che grata ringrazia per l’iniziativa promossa dall’Unesco.
Daniela Spampinato