Novità editoriale poesia: La somma del tempo di Cristina Balzaretti
![]() La somma del tempo
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autori: | Cristina Balzaretti |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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prefazione di Giulia Niccolai
traduzione in inglese a cura di Lucia Gazzino
Per commentare questa commovente, intensa raccolta di poesie di Cristina Balzaretti non si può che iniziare dal titolo stesso: La somma del tempo, perché questa somma, questo concetto dell’addizione, dell’unione e del totale è analogo al contenuto. Ogni parola, ogni pensiero, ogni verso conducono al successivo, aprono la strada a ciò che viene dopo con l’inevitabilità e la coerenza dei passi che avanzano su un sentiero.
[...] Balzaretti ci fa capire che il vero scopo dell’esistenza è l’introspezione, il silenzio, certo non l’eccitazione di una vita impazzita che continua a frantumarsi in inesauribili desideri alienanti.
Mai perdersi per l’apparenza, smarrendo il contatto con il Sé.
[...] Le poesie sono scritte con la massima comprensibilità e purezza, spesso in prosa, anche se la composizione sulla pagina è quella con gli a-capo della poesia. Mai compiacimenti o cadute nella finzione. Ciò che attrae è l’equilibrio, l’obiettività dello stile, l’esperienza, la profonda convinzione dell’autrice in ciò che scrive.
In un periodo grave come il nostro, le “belle” poesie composte a tavolino da chi ama ascoltare il ritmo della propria voce, non ci dicono più niente, per quanto musicali o armoniose possano essere.
[...] (L’autrice) ci mostra, con infinita partecipazione, i terribili guasti fisici e morali dei quali siamo vittime oggi. Risalendo al proprio passato, ci indica la strada, il solo possibile rimedio per non perderci.
dalla prefazione di Giulia Niccolai
Il coro degli alberi
L’organismo che distrugge
il proprio ambiente
distrugge se stesso.
Gregory Bateson
Non dimenticare.
Questa è la nostra storia.
Vi portiamo nel viaggio
lungo sentieri di epoche e continenti:
il platano di Ippocrate sull’isola di Kos
le sequoie indimenticabili della California
il ginkgo biloba, capace
ancora di vivere dopo Hiroshima;
spettatori, nostro malgrado,
che hanno visto protagonisti
viaggiatori, bambini curiosi,
favole di giganti mai addormentati,
cieli dell’accoglienza...
Con i nostri piedi che vogliono la terra.
Noi, la memoria del mondo.
The song of the trees
The organism which destroys
its environment
destroys itself.
Gregory Bateson
Do not forget!
This is our story.
We take you on our journey
along the paths of eras and continents:
the Hippocrates’s sycamore on Kos Island
the unforgettable sequoias of California
the ginkgo biloba trees,
survived to Hiroshima;
we are unwillingly witnesses,
we have seen many protagonists:
travellers, curious children,
tales of never-sleeping giants,
welcoming skies...
On our feet which call for the ground.
We are the memory of the world.
Disturbo bipolare
Gira sempre la testa.
Senza accorgerti
che è il suo ultimo sguardo
resti lì, in mezzo a una strada
o sotto i portici di una piazza.
Vive ogni giorno il domani
così, da perdere ogni cognizione
di ore, minuti, passato o presente
lasciandoti a bocca aperta
– non sei mai riuscito
ad arrivare a tanto –.
A volte diventa fantasma, fata
principe e addirittura rospo:
le piace essere bambina
per fare solo quello
che le impone il suo desiderio.
Qualche volta sparisce.
Quando pensi
– questa volta non torna –
la vedi arrivare e partire
in una volta sola.
Bipolar disorder
She always turns her head.
Well, you do not realize
that this is her last glance,
so you stop there in the street
or under the square arcade.
Every day she lives the future
so she loses the sense
of hours, minutes, past or present
leaving you dumbfounded
– you have never managed
to go as far as that –.
Sometimes she is a ghost, a fairy
a prince or a frog:
she likes to be a little girl
so she can do what
her desire forces her to do.
Sometimes she disappears.
When you think
– she won’t be back again –
you see her come and go
all at once.