Rita Pacilio per "La coscienza del tempo" di Filippo Ravizza
![]() La coscienza del tempo
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autori: | Filippo Ravizza |
formato: | Libro |
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La coscienza del tempo di Filippo Ravizza – La Vita Felice, 2017
Ogni poeta è segnato dalla storia interiore dell’umanità, dal collettivo, ciò che riguarda tutti. Lo sa bene Filippo Ravizza che, nel suo recente lavoro poetico La coscienza del tempo, ha materiale esperienziale da offrire alla poesia moderna. L’elaborazione visionaria dell’immaginario e del reale si concretizza in una scrittura che evidenzia il tempo e lo spazio riformulato con sguardo analitico e passione ideologica. I luoghi interiori, visibili e invisibili, assumono prospettive esteriori e viceversa. I testi possono essere stati composti davanti allo specchio pensante in cui lo spettatore rivede se stesso in tutta la sua carica potenziale: illusione, sconfitta, perdita, ricerca dell’essenzialità. Si sopprimono le sovrastrutture formali e gli oggetti del quotidiano suscitano interrogazioni ideologiche. La matrice poetica si adegua alla trasformazione e alla riflessione della sua stessa destinazione. Ravizza intende, infatti, confezionare una plurima tensione della storia letteraria rimodellandone le operazioni meccaniche, riproducendo, quindi, un’azione spoglia di passività. Il poeta soffre gli aspetti del viaggio, dell’attesa, della fiction, della ricaduta ed eredita dalla letteratura del novecento, il disegno concreto della realtà scritturale come necessità di vivere esattamente il tempo futuro e i suoi ostacoli.
UN PONTE INTRAVISTO NELLA NOTTE
E' qui! E'giunto: è veramente un premere
le dita del giorno portarle come scena
aperta tra le tempie ...
Le tue mani,di tutto, della forza
del respiro della vita, nella mente;
nulla nulla si leva sopra i pericolanti
albori sopra i sentieri dei nostri
illusi giorni ...
un ponte intravisto nella notte
dicevi e volevi dire il palpitare
di un attimo mentre ancora
esistiamo, ancora - chi può
pensarlo senza vacillare? -
noi ci siamo, stiamo, senza
alcuna verità, senza possibilità
di senso o di vittoria nel premere
dell'ora.
*
TU LO RICORDI BENE
Lo sai, sai che avevo arie, avevo canti,
avevo sogni e rimpianti tutti dentro
alla passione della terra...
volevo stare dentro alla verità
delle cose nel cuore stesso
delle cose...
andiamo? tutti insieme andiamo?
uguali sì veramente uguali ...
avessi amato ancora di più
l'essere tutti ...
io correvo io pensavo è vero
lo ammetto tu lo ricordi bene
tu lo sapevi è vero sognavo
anche io una città socialista,
di più, io.. . hai sgranato gli occhi
allora, mi hai chiesto: Che cosa
più di questo? Una patria socialista
sognavo ti ho risposto.
*
NELLA TERRA - ORO
Raccontami, dimmi di questo sole
cocente sull'acqua mentre
indifferenti girano le sfere
nel grande vuoto e tutto
scandisce come cicala nella
terra - oro la presenza la superficie
opaca segnata dal pieno dei corpi
e delle cose. Anni,mesi,giorni:
tutto è inutile per noi; per te:
e questo, ora, lo sai. Passeranno
queste risa, queste grida, queste
meraviglie...a nulla sarà servito
averle amate come inclinate assenze...
risucchiati noi saremo, estinti.
Dunque ora tu siedi, abbi pace,
calma la tempesta del dolore,
resta nell'alba e nella quiete
mio lettore, mio fratello; come
paglia bruceremo in pochi istanti,
nulla nel nulla.