Pietre cadute
![]() |
€ 13,30 invece di € 14,00
EUR
Spedito in 1 giorno
|
Descrizione Eventi |
I luoghi della poesia, solitamente, sono patrie instabili.
La parola, con abilità di serpe, s’addentra in siti sepolti, s’incunea nei pozzi, visita rovine strutturando un’archeologia che esige un particolare gusto per le muffe, per i rivoli di acque sulfuree. E, ancora, subisce tentazioni nel dimorare in spelonche con curiosità per il disabitato e per l’incustodito. Eppure, accade che un verso dissotterrato irradi luce, tanta da attrarre una costellazione di segni. Emerge, allora, una geografia in cui la scrittura assume la statura dell’innocenza delineando vedute interiori, conformi alle indicazioni della natura nella sua evidenza. “Pietre cadute” viene chiamata una spiaggia siciliana. Con tale nome battezzo questa silloge, scritta a pochi passi dal suo mare, dopo aver attraversato un varco di ginestre bianche, immateriale e imperfetto, in cui poteva fiorire anche la morte. Ma nulla è accaduto. In fondo, si scrive per non essere.
dalla Nota di lettura dell’Autrice *** Pietre cadute è un sintagma evocativo eppure è proprio quella spiaggia che apre la visuale del mondo, per cui, come scriveva Calvino nella mirabile apertura del racconto La strada di San Giovanni, «una spiegazione generale del mondo e della storia deve innanzi tutto tener conto di com’era situata casa nostra». Oggi, in questi anni, sembra dire Brancato, da questo posto leggo il mondo, da come è abitato e situato. La spiaggia Pietre cadute è quel paesaggio immutabile e il poema ci illustra il lento filtrare di quegli odori, di quei tramonti nel luogo unico della parola che si «incunea nei pozzi, visita rovine [...] ha particolare gusto per le muffe, per i rivoli di acque sulfuree». E quel varco di ginestre che bisogna attraversare per arrivare alla spiaggia dal punto dove Brancato scrive «bianche, immateriali e imperfette, in cui poteva fiorire anche la morte» funziona come la siepe leopardiana, apre un varco in un’altra orbita, sospesa tra fisico e metafisico. Il mare, la sabbia, l’orizzonte nel fantastico dialogo del poema, invitano la poetessa a sostare nel luogo in cui ha conosciuto la felicità, ma le occupazioni la richiamano alla sua strada, ai suoi doveri civili, mentre sul finire ella pensa che l’unica possibile pacificazione, l’unico modo per superare la vanità della vita e gli affanni sia forse proprio riposto in quella spiaggia, dove riposano le parole della poesia. Molti nella poesia franta di Brancato gli ossimori e gli enjambement, segno di questa condizione, vissuta tuttavia sempre nell’orizzonte del movimento e del viaggio, nelle ricorrenti immagini di navi, naufraghe o in resta verso le mete del cielo: «senza remi/ il dissipato viaggio/ sarà eterno». Sicilia metafisica dunque, visitata da Ermes, a volte ironico e oscuro, come gli si addice, ma anche la Sicilia degli odori, dei limoni, «di zagare e d’agre» a formare quel ritmico tessuto tra cielo e terra, concretezza e immaginazione che si insinua nei motivi più profondi della letteratura, avendo scelto un punto di vista emozionale per descriverne sensazioni e sentimenti, per riproporre interrogazioni radicali per cui, ad esempio, la luce «è nudità di Dio», verso perfetto per indicare quella congiuntura davanti al mare africano, pieno di miti e di sensualità. Dalla prefazione di Fabio Pierangeli *** Sezioni d’alba formano preghiera. Rotti i lacrimatoi del cielo. rotta, così, la creta delle nuvole. Lucifero assorbe la linea di frontiera. Quante larve di bene in cirri e guerre, quanta pietà mai evoluta in grazia! Ho la corolla bianca del più umile angelo che venne senza aurea. La pose sull’alcova in cui tu dormi. E ci ripara il petto della vita. *** Per un nodo d’acqua si nega l’assorta perizia del dolore. Salmodie cicatrizzano minute catene disossate. Luce è nudità di Dio.
Eventi collegati a Pietre cadute
29/11/24 Palermo - Cetta Brancato presenta «Pietre cadute»
Fondazione Pietro Barbaro, il 29.11.2024alle ore 18.00, via Butera 24, Palermo
18/5/24 Torino Cetta Brancato con «Pietre cadute»
Casa della Poesia - Centro polivalente SABIR Circ., il 18.05.2024alle ore 18.00, via Dego, 6, Torino
|
Chi ha visto questo prodotto ha guardato anche... |
Il commento è stato inserito correttamente!
Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.
Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.