Corrispondenze da un mondo increato
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Descrizione |
Il poeta che un pomeriggio di inizio ottobre 2017 parte da Padova e giunge alla pieve di Cassacco, paesino della periferia udinese è Giorgio Bolla. Si reca al funerale di Pierluigi Cappello, una delle voci poetiche più amate degli ultimi vent’anni, poi si sposta a Casarsa, alla tomba di Pier Paolo Pasolini, uno degli intellettuali e dei poeti più importanti del secolo scorso, quindi, di ritorno, decide di chiamare l’amica e poetessa perugina Valentina Meloni; c’è andato anche per lei, a quel funerale, ha portato con sé anche il dolore di Valentina, che non può essere presente.
[...] nasce un dialogo in poesia fra due anime affini, questa corrispondenza – che non rispetta sempre l’alternanza e perciò libera dai vincoli del do ut des, nel suo rapporto e nella sua forma, increato in un certo senso, e perciò ancora più “umano”– fra due poeti che sentono lo slittamento in atto in una società, intendasi mondo, sempre imperfetto, mai concluso, creato sì, ma come lasciato da finire, per noia o profezia – e cercano di colmare i vuoti rimasti aperti, le ferite mai suturate in questa nostra terra martoriata da guerre e miseria, ingiustizia e tragedie, con gli stessi materiali dei due più importanti poeti friulani degli ultimi decenni: da una parte con lo stucco, la malta dell’accorata denuncia e della fame d’amore e giustizia di Pasolini, dall’altra col cotone, candido e così simile a «questa neve lieve/ che imbianca le ombre» (V.M.) della limpida “naturalità” di Cappello. dalla prefazione di Fabio Franzin GB 03/10/2017 ore 21.25 Che strana terra è la tua anche quando la neve riempie i confini dei prati ogni volta perde tutto la Signora nostra ma sempre il fiore sulla pietra vince il tempo e le ore della notte. VM 3/10/2017 ore 22.18 Che strana terra la nostra quando – arresi – ci disorientano i crocicchi di voci e finiamo col mettere radici nel vento ci si aggrovigliano le parole ma non temiamo il silenzio del fiore che arriva più bianco a toccare l’aurora. |
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Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.
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