La solitaria casetta sull'isola Vasil'evskij
|
€ 12,35 invece di € 13,00
EUR
Spedito in 1 giorno
|
| Descrizione |
|
San Pietroburgo, 1828: a notte fonda, in uno dei circoli letterari più prestigiosi della Capitale, Puškin incanta e sgomenta le donne presenti improvvisando un racconto d’orrore.
Tra il pubblico c’è anche un conoscente del poeta, Vladimir Pavlovič Titov: turbato dal racconto, quella notte non potrà dormire. E sarà proprio Titov a mettere su carta la vicenda ascoltata nel salotto dei Karamzin, donando ai posteri l’occasione unica di trovarsi anch’essi contemporanei e presenti, in qualche modo, a una improvvisazione del più grande poeta russo. Nasce così La solitaria casetta sull’isola Vasil’evskij, un magistrale racconto nel quale la strabiliante inventiva, la limpidezza della prosa e la consueta ironia di Puškin, approcciandosi per la prima volta al genere gotico, subito se ne appropriano e gli donano un capolavoro. Nella San Pietroburgo di inizio ’800, la giovane Vera conduce una vita tranquilla e appartata con la madre, in una modesta casetta sull’isola Vasil’evskij. L’esistenza delle due donne verrà sconvolta allorché Pavel – giovane ingenuo e dissipatore, e loro lontano parente – presenterà a Vera un amico, l’inquietante, misterioso Varfolomej, il quale ben presto metterà gli occhi sulla fanciulla e se ne innamorerà, decretando così un tragico epilogo per tutti i protagonisti della vicenda. Quarta di copertinaMa viaggiarono per molto, molto tempo, e ancora non s’imbattevano in alcun luogo noto; e infine se ne uscirono del tutto dalla città. Naturalmente a Pavel vennero in mente tutti quegli antichi racconti sui cadaveri trovati nel campo di Volkovo, sui vetturini che sgozzano i loro passeggeri, e così via. «Dove mi porti?» chiese con voce ferma; non ci fu risposta. Qui, al chiaro di luna, volle esaminare la targa di latta del vetturino e, per sua sorpresa, osservò che sulla targa non erano indicati né sezione né quartiere, ma in grandi numeri dalla foggia e dai riflessi arcani era scritto N° 666, il numero dell’Apocalisse, come ebbe a ricordare più tardi.» Indice testuale7 Satana scherza con l’amore. Puškin e il diavolo
7 V.B.
8 La noncurante generosità di un artista
12 Dal Demone innamorato a La solitaria casetta sull’isola Vasil’evskij: dalla Moscova alla Neva
17 Il topos dell’isolata casetta pietroburghese
20 Spleen, disincanto, spirito di negazione: Satana e Onegin
24 Dall’incubo di Tat’jana all’orchestra demoniaca di Zagoskin
28 Noia e Spleen nel “Faust di Puškin”
29 A proposito delle vittime del capriccio: il demone innamorato da Puškin a Lermontov
33 Un’adunata di diavoli: da I demoni di Puškin al Vij di Gogol
38 Ben altri, ben più terrificanti, diavoli
39 Diavolo, follia e morte
44 La chiesa ortodossa si occupa dello spleen di Puškin, e il grande poeta russo finisce in un’icona
46 Уединенный домик на васильевском
47 La solitaria casetta sull’isola Vasil’evskij
Poesie
128 Демон
129 Demone
130 Сцена из Фауста
131 Scena dal Faust
142 Ангел
143 L’angelo
144 Бесы
145 I diavoli Biografia dell'autoreAleksandr Sergeevič Puškin: (1799-1837) nato a Mosca da una famiglia di antichissima nobiltà ma impoverita, è considerato il fondatore della lingua e della letteratura russa moderna. Legatosi precocemente a circoli riformisti e liberali, trascorse per questo la sua breve esistenza in esilio prima, e sotto stretta sorveglianza poi. Morì per le ferite riportate in un duello – svoltosi alla Čërnaja Rečka di Pietroburgo – pochi mesi prima dei suoi 38 anni. Tra le sue opere principali, il romanzo in versi Evgenij Onegin (1823-31), considerato un’autentica enciclopedia della vita russa, il dramma Boris Godunov (1825), scabra disamina della natura inevitabilmente maligna del Potere, e I racconti di Belkin (1830), vero caposaldo della prosa russa, tanto che Tolstoj, dopo un’ennesima lettura, esclamò: «Così bisogna scrivere!».
Marcello Fanfoni è nato il 7 marzo 1974 a Magenta (MI). Romanziere, critico letterario e traduttore, ha pubblicato Nel cuore della città di Joyce. La Dublino di Ulysses (Book Time, 2017), James Joyce e il cinema (Book Time, 2022), il giallo per bambini Il caso della vecchia spilorcia (Einaudi Ragazzi 2022), il romanzo Dio liberato (Robin, 2022), e ha curato per La Vita Felice Notti egiziane. Racconti incompiuti e poesie di Puškin (2024).
Ma viaggiarono per molto, molto tempo, e ancora non s’imbattevano in alcun luogo noto; e infine se ne uscirono del tutto dalla città. Naturalmente a Pavel vennero in mente tutti quegli antichi racconti sui cadaveri trovati nel campo di Volkovo, sui vetturini che sgozzano i loro passeggeri, e così via. «Dove mi porti?» chiese con voce ferma; non ci fu risposta. Qui, al chiaro di luna, volle esaminare la targa di latta del vetturino e, per sua sorpresa, osservò che sulla targa non erano indicati né sezione né quartiere, ma in grandi numeri dalla foggia e dai riflessi arcani era scritto N° 666, il numero dell’Apocalisse, come ebbe a ricordare più tardi.» |
Chi ha visto questo prodotto ha guardato anche... |
Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.














