Giorni esemplari
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Specimen Days, una delle opere più affascinanti e complesse di Walt Whitman, è una raccolta di scritti che comprende una serie di note autobiografiche, riflessioni filosofiche e osservazioni sociali. Fu pubblicata per la prima volta nel 1882, e offre uno spaccato della vita e della visione poetica dell’autore verso la fine della sua vita, in un momento cruciale segnato dalla devastazione della Guerra civile americana e dal successivo periodo di ricostruzione. Da un lato, egli riflette sulla propria esperienza diretta come infermiere durante la guerra; dall’altro, ci invita a considerare la dimensione collettiva della sofferenza, la potenza della memoria e il ruolo di ciascuno all’interno di una comunità. In queste pagine, l’autore sembra voler “fermare” il tempo, ma non in senso statico: piuttosto, intende preservare attraverso la scrittura la memoria storica, per far sì che le esperienze personali e collettive non vengano dimenticate ma possano guidare le generazioni future. La guerra, con tutto il suo dolore e la sua devastazione, diventa il contesto da cui emergono riflessioni più ampie sulla condizione umana e sulla spiritualità dell’esistenza. Quarta di copertinaDi nuovo a Camden. Ecco spuntare una di quelle notti d’insolita trasparenza, brulicanti di stelle, di un blu quasi nero, come a provare che esiste, nel non-giorno, qualcosa capace di umiliare il giorno più lussureggiante e fastoso. Dal tramonto fino alle nove di sera, i più belli, i più rari esempi di chiaroscuro prolungato che si siano mai visti. Sono sceso al Delaware e ho compiuto la traversata più volte. Venere sorge a occidente, come argento fiammeggiante. La gran falce sottile e pallida della nuova luna, sorta già da mezz’ora, affonda languida dietro una banda di vapori riaffiorandone subito dopo. Da sud folate leggere di fragranza marina. Il crepuscolo, la delicata frescura, ogni particolare della scena così indicibilmente tonico e rasserenante – è questa una di quelle ore ricche di suggerimenti per l’anima che è impossibile chiudere in una definizione. (Ah, dove mai si troverebbe cibo per lo spirito, senza la notte e le stelle?) La vacua spaziosità dell’aria e l’azzurro velato dei cieli sembravano già miracoli sufficienti. Indice testualeNota introduttiva Giorni esemplari 13 Risposta a un amico insistente 15 Genealogia - Van Velsor e Whitman 17 I cimiteri dei vecchi Whitman e Van Velsor 21 La casa materna 23 Due vecchi interni di famiglia 27 Paumanok. La mia infanzia e la mia giovinezza 33 Prime letture. Lafayette 35 In tipografia - vecchia Brooklyn 37 Adolescenza - salute - lavoro 39 La mia passione per i ferry 41 Scene di Broadway 43 Corse in omnibus e vetturini 47 Anche il teatro e l’opera 51 Altri otto anni 53 Fonti del mio carattere - risultati - 1860 53 Inizio della guerra di Secessione 55 Sollevazione nazionale e volontariato 57 Sentimenti di disprezzo 59 Battaglia di Bull Run, luglio 1861 67 Lo stupore passa - comincia qualcos’altro 69 Al fronte 71 Dopo la prima Fredericksburg 73 Ritorno a Washington 77 Cinquanta ore ferito sul campo 79 Personaggi e scene di ospedale 83 L’ospedale del Palazzo dei brevetti 85 La Casa Bianca al lume di luna 87 La corsia di un ospedale militare 89 Un ferito del Connecticut 91 Due ragazzi di Brooklyn 91 Un eroe sudista 91 I feriti di Chancellorsville 93 Una battaglia notturna, circa una settimana fa 101 Senza nome il soldato più valoroso 103 Alcuni casi tipici 109 I miei preparativi per le visite 109 Processioni di ambulanze 111 Brutte ferite - i giovani 111 Gli spettacoli più esaltanti di tutta la guerra 113 Battaglia di Gettysburg 115 Un accampamento di cavalleria 119 Un soldato di New York 121 Musica fatta in casa 123 Abraham Lincoln 127 Canicola 127 Storie di soldati 129 Morte di un ufficiale del Wisconsin 133 Complessi ospedalieri 137 Passeggiata in una notte silenziosa 137 Figure morali di soldati 139 Mandrie per le vie di Washington 141 Confusione negli ospedali 141 Al fronte 145 Il pagamento dei premi 145 Chiacchiere, mutamenti, ecc. 147 Virginia 149 Estate 1864 151 Una nuova organizzazione militare per l’America 153 Morte di un eroe 155 Scene di ospedale - incidenti 157 Un soldato Yankee 157 Prigionieri unionisti nel Sud 161 Disertori 161 Una pallida immagine degli orrori della guerra 167 Doni - denaro - discriminazione 169 Dai miei quaderni di appunti 169 Un ferito della seconda Bull Run 171 Medici militari - penuria di aiuti 173 Giubbe Blu dappertutto 175 Un ospedale modello 175 Ragazzi nell’esercito 177 Funerale di un’infermiera 179 Infermiere tra i soldati 181 Sudisti fuggiaschi 187 Il Campidoglio alla luce dei lampioni 187 L’inaugurazione 189 Atteggiamenti dei governi stranieri durante la guerra 191 Che la stagione simpatizzi con i tempi? 195 Il ballo dell’inaugurazione 195 Una scena al Campidoglio 199 Uno Yankee di stampo antico 201 Malattie e ferite 201 Morte del presidente Lincoln 203 Il giubilo dell’armata di Sherman - come fu subito spento 205 Nessun buon ritratto di Lincoln 205 Prigionieri unionisti di ritorno dal Sud 207 Morte di un soldato della Pennsylvania 211 Le truppe ritornano 213 La grande parata 215 Opinione di un soldato su Lincoln 217 Due fratelli, uno del Sud l’altro del Nord 219 Ancora qualche caso triste 221 Il vero monumento a Calhoun 223 Gli ospedali chiudono 225 Soldati esemplari 229 “Convulsione” 229 Tre anni: ricapitolazione 231 Ricapitolazione anche del milione di morti 235 La guerra vera non entrerà mai nei libri 239 Paragrafo per un interregno 241 Nuovi argomenti 243 Un lungo viottolo di campagna 243 Verso la sorgente e il ruscello 245 Sveglia di prima estate 247 Uccelli migranti a mezzanotte 247 Calabroni 255 Coccole di cedro 257 Scene estive, indolenza 257 Profumo del tramonto - le note della quaglia - il tordo eremita 259 Pomeriggio di luglio allo stagno 261 Catidi e locuste 265 La lezione di un albero 269 Scorci autunnali 273 Il cielo - giorni e notti - felicità 277 Colori - un contrasto 277 8 novembre 1876 279 Cornacchie a stormi 279 Giornata d’inverno sulla spiaggia 283 Fantasie della spiaggia 285 In memoria di Thomas Paine 291 Due ore di navigazione tra i ghiacci 293 Ouvertures primaverili - ricreazioni295 Una umana stranezza 295 Paesaggio pomeridiano 297 S’aprono i cancelli 299 La semplice terra, il suolo 299 Uccelli, uccelli, uccelli 303 Notti stellate 305 Verbasco a profusione 307 Suoni lontani 309 Un bagno di sole - nudità 315 Le querce e io 317 Cinque versi 319 Prima gelata (appunti) 319 Morte di tre giovani 327 Giornate di febbraio 331 L’allodola mattolina 333 Luci del tramonto 333 Pensieri sotto una quercia - un sogno 335 Profumi di trifoglio e di fieno 337 Uno sconosciuto 337 Il fischio degli uccelli 339 Fiori di menta 339 Noi tre 343 Morte di William Cullen Bryant 345 Gita sullo Hudson 345 Felicità e lamponi 347 Una tipica famiglia nomade 351 Manhattan dalla baia 353 Umana, eroica New York 357 Ore per l’anima 367 Psichi paglierine e altre 371 Ricordo notturno 371 Fiori di campo 375 Una gentilezza rimandata per troppo tempo 377 Il fiume Delaware - giorni e notti 379 Scene sul ferry e sul fiume - serate dello scorso inverno 391 Primo giorno di primavera a Chestnut Street 395 Sullo Hudson verso la contea di Ulster 397 Giornate dai B. - fuochi d’erbe - canti di primavera 399 Incontro con un eremita 401 Una cascata d’acqua nella contea di Ulster 401 Walter Dumont e la sua medaglia 403 Vedute sullo Hudson 407 Due aree cittadine in ore particolari 409 Passeggiate e chiacchiere al Central Park 413 Un bel pomeriggio, dalle quattro alle sei 415 Partenza dei transatlantici 417 Due ore sul Minnesota 421 Giorni e notti di piena estate 425 Rondini sul fiume 427 Inizio di un lungo giro nel West 427 Nel vagone-letto 429 Missouri 431 Lawrence e Topeka, Kansas 431 Le praterie 435 Il viaggio continua: Denver - un incidente di frontiera 437 Un’ora sulla vetta del Kenosha 439 Una “scoperta” egocentrica 439 Nuovi sensi - nuove gioie 441 Forza-vapore, telegrafi, ecc. 443 La spina dorsale dell’America 445 I parchi 447 Lineamenti artistici 449 Impressioni di Denver 453 Verso sud, poi di nuovo a est 455 Desideri incompiuti - il fiume Arkansas 455 Un piccolo accompagnatore silenzioso - la coreosside 457 Le praterie e le grandi pianure in poesia 459 La catena spagnola - sera sulle pianure 461 Il vero paesaggio americano 463 Il fiume più importante del mondo 465 La prateria: analogia - la questione dei boschi 467 Letteratura della valle del Mississippi 471 Reportage di un intervistatore 473 Le donne del West 473 Il generale silenzioso 475 Il discorso del presidente Hayes 477 Note su St. Louis 479 Notti sul Mississippi 481 Sulla nostra terra 481 Il significato di Edgar Poe 489 Un settimino di Beethoven 489 Un attimo di natura selvaggia 491 Ore d’ozio nei boschi 493 Una voce di contralto 495 Straordinaria visione del Niagara 497 Gita in Canada 497 Una domenica tra gli alienati 501 Ricordo di Elias Hicks 503 Splendido sviluppo autoctono 503 Un patto doganale tra Stati Uniti e Canada 505 La linea del San Lorenzo 505 Il selvaggio Saguenay 507 Capo Eternity e capo Trinity 509 La baia di Chicoutimi e Ha-Ha 511 Gli abitanti - un buon tenore di vita 511 Nomi come coccole di cedro 517 Morte di Thomas Carlyle 527 Altri pensieri e note. Carlyle da un punto di vista americano 547 Due vecchie conoscenze - un passo di Coleridge 549 Una settimana a Boston 553 La Boston di oggi 555 Un tributo a quattro poeti 559 I quadri di Millet - altre note recenti 561 Uccelli - un avvertimento 563 Dal mio taccuino di citazioni 565 Di nuovo la sabbia e il sale dei luoghi natii 567 New York sotto la canicola 569 “L’ultima carica di Custer” 573 Vecchie conoscenze - ricordi 575 Una scoperta della vecchiaia 575 Una visita, infine, a R.W. Emerson 579 Postille da Concord 583 Il parco di Boston - ancora Emerson 585 Una notte ossianica - gli amici migliori 587 Solo un nuovo ferry 589 Morte di Longfellow 593 Attività giornalistica 599 Il gran fermento di cui siamo parte 599 Alla tomba di Emerson 603 Mentre scrivo - personale 603 Dopo aver sfogliato un certo libro 605 Confessioni finali - criteri letterari 609 Natura e democrazia - morale 613 Note 6 Biografia dell'autoreWalt Whitman: Poeta statunitense (West Hills, Long Island, 1819 - Camden, New Jersey, 1892). Nato in una famiglia di origine anglo-olandese, acquisì fin da piccolo familiarità con il lavoro manuale, aiutando il padre carpentiere. Fu poi apprendista tipografo, insegnante e giornalista. Il viaggio del 1848, che lo portò prima a New Orleans, quindi a Chicago e infine di nuovo a New York, scendendo lungo l’Hudson, fu l’esperienza che gli fece conoscere la vastità e la bellezza del continente americano. Dal 1851 al 1854 lavorò come carpentiere a Brooklyn, tenendo un quaderno di appunti che può essere considerato il nucleo originario della sua grande raccolta di poesie Foglie d’erba. Negli anni 1863-1865 lavorò come impiegato e infermiere a Washington. Da queste esperienze nacque un volume dai toni meditativi e sommessi, Rulli di tamburo (1865), poi incluso in Foglie d’erba. Trascorse gli ultimi vent’anni di vita nel New Jersey, dopo essere stato colpito da una paralisi. Di nuovo a Camden. Ecco spuntare una di quelle notti d’insolita trasparenza, brulicanti di stelle, di un blu quasi nero, come a provare che esiste, nel non-giorno, qualcosa capace di umiliare il giorno più lussureggiante e fastoso. Dal tramonto fino alle nove di sera, i più belli, i più rari esempi di chiaroscuro prolungato che si siano mai visti. Sono sceso al Delaware e ho compiuto la traversata più volte. Venere sorge a occidente, come argento fiammeggiante. La gran falce sottile e pallida della nuova luna, sorta già da mezz’ora, affonda languida dietro una banda di vapori riaffiorandone subito dopo. Da sud folate leggere di fragranza marina. Il crepuscolo, la delicata frescura, ogni particolare della scena così indicibilmente tonico e rasserenante – è questa una di quelle ore ricche di suggerimenti per l’anima che è impossibile chiudere in una definizione. (Ah, dove mai si troverebbe cibo per lo spirito, senza la notte e le stelle?) La vacua spaziosità dell’aria e l’azzurro velato dei cieli sembravano già miracoli sufficienti. |
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